È un Gabriele Cioffi sereno e fiducioso dei suoi giocatori quello che si presenta alla conferenza stampa alla vigilia dell’impegno col Torino. Tuttavia c’è una cosa che al mister preme, ossia “precisare che le mie parole del post partita con la Lazio sono state strumentalizzate e mal interpretate. Io non ho mai parlato e mai parlerò di pressione dei tifosi – puntualizza – Anzi, ho già detto che il pubblico bianconero è ‘all’inglese’, ossia applaude e supporta sempre. Siccome i tifosi pagano tutti il biglietto, lavoriamo per la società ma giochiamo per la loro gioia, è giusto che fischino se facciamo male. Ho anche sottolineato che, se parliamo di pressione, probabilmente sono io a trasmetterne troppa ai ragazzi. Dai tifosi mi aspetto amore, e l’amore porta anche ai fischi se la squadra delude, proprio perché è amore. Sono convinto però che domani li faremo gioire”.
Convinzione derivante dal successo in esterna contro i biancocelesti, che ha trasmesso “energia e positività. Abbiamo affrontato una settimana corta, ma ho visto i ragazzi presenti dal primo giorno. Sono fiducioso”. A disposizione Jaka Bijol, che ha messo minuti nelle gambe nel match della Capitale. “È stato fuori quasi quattro mesi, ha appena terminata la terza settimana piena di lavoro e gli ho dato spazio contro la Lazio – riassume il tecnico – È un giocatore su cui faccio affidamento. Lui e Lautaro Giannetti hanno caratteristiche diverse ma sono anche simili, possono coesistere”. In difesa mancherà lo squalificato Nehuen Perez, espulso nel finale della scorsa giornata. “Ci sono cartellini e cartellini, quello di Nehuen è tattico ed è stata la cosa giusta al momento giusto – spiega Cioffi – Ci sono state espulsioni di ingenuità e poi quelli di interpretazione del Var. È un tema che abbiamo analizzato ma non voglio dargli peso, penso che siano una coincidenza”.
Sui ballottaggi a centrocampo, l’allenatore è certo della qualità di tutte le scelte a sua disposizione. “Martin Payero e Lazar Samardzic parlano la stessa lingua, per il momento ho avuto il dubbio di mettere uno di loro contro la Lazio ma non escludo una convivenza”, afferma. Fermo restando la bella prestazione di Oier Zarraga, con tanto di gol vittoria, “per me il titolare è Walace – continua Cioffi – Oier ha dimostrato in più di un’occasione di essere un grande professionista, ha raccolto il frutto del suo impegno di questi mesi. Non ho mai avuto dubbi su di lui quando l’ho fatto entrare. Ha il mio massimo rispetto e quello dei suoi compagni”. Elogi anche per Florian Thauvin, autore dell’assist per la rete del basco: “È un ragazzo estremamente intelligente che ha vinto due mondiali con la Francia, io sono arrivato e l’ho messo in panchina. Tuttavia non mi ha mai dato problemi, è sempre stato rispettoso e si è allenato forte. Non ha accettato le mie scelte da campione e si sta ritagliando il ruolo che pensavo per lui, senza atteggiamenti ‘da fenomeno’ ma col lavoro”.
Dall’altra parte domani ci sarà un ex recente come Adam Masina. “Spero che non giochi perché sta facendo bene – ironizza sorridendo Cioffi – Scherzi a parte, sono felice per lui, è un ragazzo serio e un grande professionista. Sta raccogliendo quanto ha seminato”. Dal Torino il mister si aspetta “una partita sfrontata e aggressiva, cercheremo di esserlo ancora più di loro aggiungendoci un pizzico di gioco ulteriore rispetto alle scorse uscite”. Guardando tutte le gare del campionato il tecnico ha riscontrato delle affinità tra le due squadre, soprattutto “ho visto delle prestazioni ottime nelle quali hanno raccolto poco, come successo a noi. Verranno qui a prendere il bottino pieno e ci troveranno determinati a fare altrettanto. Chi avrà più voglia lo prenderà”. Ora i suoi bianconeri non concedono più gol nel finale di partita, come successo proprio nel match del girone d’andata: “Abbiamo superato quella fase. Mandare quattro o cinque palloni pericolosi in tribuna significa che c’è la stessa volontà di fare risultato di prima, che però ora traspare agli occhi dei più – conclude – I ragazzi si ingegnano e si adeguano alle situazioni, migliorando”.