Fabio Cannavaro è rammaricato del risultato con cui si chiude il suo primo scampolo di gara come tecnico dell’Udinese. “Analizzare una partita di 20’ non è facile, ho visto cose buone e meno buone su cui lavorare – commenta – In due giorni era impensabile risolvere tutti i problemi di questa squadra e davanti avevamo la Roma. Mi dispiace però che le occasioni che hanno avuto gliele abbiamo regalate”. Il calcio d’angolo concesso al 95’, da cui poi è scaturito il gol-vittoria di Cristante, è “una disattenzione che si paga. I ragazzi devono stare tranquilli perché se li mando in campo e sbagliano la colpa è mia – si prende la responsabilità il mister – Devono cercare di stare sereni, se ci troviamo in questa posizione in classifica significa che abbiamo commesso tanti errori. Da due giorni, ossia dal mio arrivo qui, sto cercando di limitarli”.
I bianconeri “erano sul pezzo in allenamento e poi abbiamo perso. Pensavo che con venti minuti avremmo avuto un'attenzione maggiore, ma avremmo dovuto gestire meglio determinate situazioni. Preferisco vederli diversamente in campo e provare soluzioni diverse nei vari contesti di gioco – continua – Devo essere bravo io a parlare con loro e capire le cose che vanno aggiustate. Mi ripeto, dobbiamo ridurre gli errori. È impossibile eliminarli del tutto, ma dobbiamo almeno ridurli”. Alla lista di infortunati si aggiunge Nehuen Perez per un colpo alla testa: “Mi ha detto che stava bene, poi è uscito. Speriamo non sia nulla di grave, in questo momento non possiamo permetterci di perdere nessuno”. Il prossimo match vedrà i bianconeri in trasferta a Bologna. “Sulla carta tutti ci danno per perdenti, conosco i giornalisti e so come la pensano – ironizza Cannavaro – Se mi si chiede di fare un punto già sto perdendo. Dobbiamo proprio capire che di perso a prescindere nel calcio non c'è nulla e sapere che ci saranno dei momenti di sofferenza e di dominio nella stessa partita”.