Ai complimenti sulla prestazione del secondo tempo ringrazia chinando lievemente la testa. Gabriele Cioffi inizia così la sua conferenza dopo la sconfitta per 2-1 contro l’Inter, nonostante un ottimo secondo tempo dell’Udinese. Dopo le lodi, una battuta per tornare sul campo del duro lavoro, che predilige. “Ho parlato spesso con Arslan perché mi ha chiesto una poesia su Catullo”, dice il mister. “Scherzi a parte, la sostituzione deriva dall’aver già perso uno slot con Success. Arslan ha fatto benissimo, ma ho dovuto fare una scelta tecnica”, spiega. Sul cambio chiesto da Pereyra, Cioffi non ha dubbi: “Lui è un giocatore vero, un uomo squadra, ha sentito i crampi e fatto la cosa giusta chiedendo il cambio. Non vogliamo gente che sopravvive, ma che vive”. Il diktat è dare sempre il 100%, “che si giochi 50 o 70 minuti”.
Per questo il bianconero si dice fiero dei suoi giocatori. “Dico bravi ai ragazzi perché si può dire loro solo questo”, continua. “Atteggiamento, fame, volontà, c’era tutto. Non è una scusa, ma non dimentichiamo che veniamo da cinque partite in due settimane”, ricorda Cioffi. Che sui goal subiti però ammette che “potevamo fare meglio. Resta tanto rammarico sul primo goal, perché in quelle situazioni in genere non sbagliamo”.
A chi gli chiede se la squadra abbia già raggiunto il suo obiettivo, il mister raddrizza le spalle e si fa serio: “Giocare al massimo è il modo per onorare noi stessi. Crediamo in quello che facciamo, non vogliamo timbrare il cartellino nelle ultime giornate”. La promessa è quella che si sente da diverse partite, ma che non stanca mai sentire: “Battaglieremo fino alla fine, credo che con queste prestazioni qui potremo ottenere altri punti”. I bianconeri hanno le loro motivazioni, non dimenticando comunque quelle degli avversari. “Pensiamo a fare tre punti col Sassuolo. Non ci riusciamo? Ci proviamo con lo Spezia. Idem per quanto riguarda la Salernitana. Possiamo fare 52 punti? Daremo tutto per arrivarci”, promette Cioffi.
Ai giornalisti che gli domandano delle condizioni di Success, l’allenatore risponde che lo staff confida “non sia niente di che. Era un punto che già gli aveva dato fastidi in passato. Se non ci sarà lui giocherà Pussetto, che ha fatto benissimo oggi”. Un giocatore lontano dai campi da diverso tempo è Beto, il quale “sta recuperando. Se non rischiamo di peggiorare la sua situazione, lo faremo giocare prima della fine del campionato”. Il portoghese scalpita per tornare in campo, e per evitare ricadute “va tenuto a bada”, conclude il mister.
Per questo il bianconero si dice fiero dei suoi giocatori. “Dico bravi ai ragazzi perché si può dire loro solo questo”, continua. “Atteggiamento, fame, volontà, c’era tutto. Non è una scusa, ma non dimentichiamo che veniamo da cinque partite in due settimane”, ricorda Cioffi. Che sui goal subiti però ammette che “potevamo fare meglio. Resta tanto rammarico sul primo goal, perché in quelle situazioni in genere non sbagliamo”.
A chi gli chiede se la squadra abbia già raggiunto il suo obiettivo, il mister raddrizza le spalle e si fa serio: “Giocare al massimo è il modo per onorare noi stessi. Crediamo in quello che facciamo, non vogliamo timbrare il cartellino nelle ultime giornate”. La promessa è quella che si sente da diverse partite, ma che non stanca mai sentire: “Battaglieremo fino alla fine, credo che con queste prestazioni qui potremo ottenere altri punti”. I bianconeri hanno le loro motivazioni, non dimenticando comunque quelle degli avversari. “Pensiamo a fare tre punti col Sassuolo. Non ci riusciamo? Ci proviamo con lo Spezia. Idem per quanto riguarda la Salernitana. Possiamo fare 52 punti? Daremo tutto per arrivarci”, promette Cioffi.
Ai giornalisti che gli domandano delle condizioni di Success, l’allenatore risponde che lo staff confida “non sia niente di che. Era un punto che già gli aveva dato fastidi in passato. Se non ci sarà lui giocherà Pussetto, che ha fatto benissimo oggi”. Un giocatore lontano dai campi da diverso tempo è Beto, il quale “sta recuperando. Se non rischiamo di peggiorare la sua situazione, lo faremo giocare prima della fine del campionato”. Il portoghese scalpita per tornare in campo, e per evitare ricadute “va tenuto a bada”, conclude il mister.