“È una partita importante, ma non è l’ultima spiaggia”. Andrea Sottil sa bene quanto significhi la gara col Genoa in programma domani, ma non dimentica che è la 7ª giornata. “Sono una squadra forte, allenata bene e in un gran momento di forma. Dobbiamo essere pronti a fare una prestazione importante”, annuncia il tecnico in conferenza stampa. Una prestazione che i bianconeri hanno le capacità per fare, perché “tolta la partita col Napoli, venivamo da una grande prova contro la Fiorentina – ricorda Sottil – Non ho mai pensato che questa squadra non abbia qualità, anzi, è vero il contrario. Stiamo lavorando con lo staff per cercare di migliorare alcuni aspetti”.
Al centro c’è sempre il collettivo, per cui il mister ammette che “punterò sul gruppo, che ha sempre mostrato la voglia di fare grandi partite. Chi è pronto oggi è giusto che vada in campo, senza pensare al passato. Sono sicuro che la squadra domani farà la partita che deve fare”. Per questo ci si aspettano delle rotazioni, adattabili di volta in volta in base alle necessità. Ciò che deve essere sempre presente è “la tenuta difensiva, un pilastro del mio modo di fare calcio – puntualizza Sottil – La tabella dei gol subiti deve essere tenuta più bassa possibile. La difesa ha cambiato un po’, c’è stato l’infortunio di Christian Kabasele che ha tolto equilibrio alla squadra”.
La gara col Genoa richiede grande attenzione, “spessore agonistico e, soprattutto, intelligenza. Ai centrocampisti chiedo sempre di ragionare, mi aspetto molto da loro – dice Sottil – Abbiamo sempre avuto le possibilità di fare gol, sono sicuro che le avremo anche domani. Quello che dovremo fare bene è non commettere errori quando avrà la palla il Genoa”. Sarà necessaria anche la propensione al ripiegamento difensivo di Lazar Samardzic. “Ho molta stima di lui – ammette il tecnico – Gli do fiducia dallo scorso anno e ha risposto con gol importanti. Sa cosa mi aspetto e all’interno della partita deve prendersi meno pause possibile”.
Il serbo, per caratteristiche tecniche, “non è una mezzala di inserimento verticale, come Sandi Lovric o Martin Payero – rammenta – Converge dentro al campo e va spesso a giocare sotto le punte. Deve trovare più continuità nelle due fasi, ha alzato i suoi parametri ma deve farlo di più. Se un avversario parte in progressione, deve stargli dietro”. Sottil passa poi a commentare i miglioramenti di Lorenzo Lucca, “un ragazzo del 2000 al primo anno in Serie A che è cresciuto molto. Gli serve il gol, sono convinto che quando arriverà non si fermerà più. L’importante è non averne l’ossessione e continuare a muoversi per la squadra”.
A centrocampo procede bene il ricondizionamento di Roberto Pereyra, che potrà “eventualmente iniziare una partita a breve”. Anche Marley Aké sta rispondendo in maniera ottima agli allenamenti: “La sua crescita è oggettiva, sta migliorando tanto e può essere un’alternativa come mezzala offensiva o esterno alto. Lo considero come tutti – conclude – il campionato è lungo e in questo momento ci sono delle priorità da osservare”.