17 febbraio 2024
17 febbraio 2024

Udinese-Cagliari, Cioffi: “Dobbiamo giocare e giocheremo da Udinese”

La carica del mister alla vigilia del match

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“Siamo positivi, o ‘euforici’, come ci ha definiti Claudio Ranieri. Ma siamo anche molto umili”. È con queste parole che Gabriele Cioffi apre la conferenza della vigilia del match col Cagliari. La prestazione monstre sulla Juventus è il passato e non riguarda più le Zebrette, pienamente concentrate sull’impegno di domani. “Sappiamo che quello che abbiamo fatto è qualcosa di straordinario e che ci ha permesso di scrivere una piccola pagina di storia, ma sarebbe niente se uscissimo con un pugno di mosche dalla partita di domani”, afferma il mister bianconero.

Ciò che conta è finire i 90’ più recupero contro i sardi con dei punti, “se poi saranno uno o tre dipenderà tanto dall’atteggiamento che avremo”. Il tecnico è comunque “convinto che i ragazzi risponderanno presente, con l’atteggiamento e il piglio giusto. Vincere è un’abitudine e noi siamo sulla strada per farla nostra”. Un percorso nel quale sono state analizzate e comprese le gare in cui la vittoria è sfuggita all’ultimo istante, come quelle “contro il Sassuolo o col Verona – ricorda Cioffi – Il passato è passato, ci ha insegnato”.

Udinese e Cagliari sono le due squadre che mantengono meno il possesso del pallone, ma con uno stile d’attacco profondamente diverso. “Noi sfruttiamo la profondità e la conduzione nello spazio, loro valorizzano i giocatori di talento che hanno sulle seconde palle”, spiega l’allenatore. I bianconeri stanno comunque crescendo, “si è visto anche nella partita in casa col Monza”. Imperativo categorico è mantenere la propria identità: “Noi dobbiamo giocare da Udinese e giocheremo da Udinese, con le nostre caratteristiche – sottolinea – Questo significa portare a casa punti. Quando ci snaturiamo, ed è successo pochissime volte, facciamo fatica”.

Assente domani Roberto Pereyra, il quale “non è recuperato”. Al posto del Tucu a destra è lotta a tre fra Festy Ebosele, Kingsley Ehizibue e Joao Ferreira, opzioni differenti in base al tipo di gara che ci si aspetta. “Ho dei dubbi anche in mezzo al campo – continua il mister – perché ho visto grande qualità, non solo di gioco ma anche di approccio all’allenamento. Li scioglierò domani mattina”. Di certo i rossoblù daranno tutto per non lasciar scappare una diretta avversaria, ma Cioffi predica calma: “Se andiamo avanti nel tempo ogni partita è difficile a modo suo e può essere quella decisiva per la stagione”.

Stagione che sembra arrivata comunque a una svolta grazie alla ritrovata solidità delle ultime due giornate. Lautaro Giannetti è stata la scintilla per le prestazioni difensive”, evidenzia Cioffi. L’argentino, da quando ha preso posto al centro del triangolo arretrato, ha mostrato immediatamente grande sicurezza. “È un giocatore esperto che ha fatto per dieci anni il capitano del Velez Sarsfield. Ti dà consapevolezza di ciò che prima non facevi bene e di quello che invece adesso stai facendo bene – prosegue l’allenatore – E poi abbiamo imparato dagli errori, lavorandoci su e alzando la soglia dell’attenzione”.

In crescita anche Lazar Samardzic. Il serbo “contro la Juve ha dimostrato una grande resilienza mentale, che so che un giocatore col suo talento può avere. Deve continuare così – lo elogia Cioffi – Ha toppato solo la partita con l’Inter in fase difensiva, in tutte le altre ha svolto i compiti assegnati con attenzione e sacrificio”. L’impegno del centrocampista “è encomiabile, per noi è un giocatore importante come lo è Martin Payero, che sta avendo meno spazio, e come lo è Oier Zarraga, che ne sta avendo pochissimo ma che è un martello pneumatico in allenamento e mette pressione a tutti”.

Avanzando nel reparto non si possono ignorare i progressi di Florian Thauvin. “Non l’ho vissuto prima, ma da quando ci sono io lui è sempre stato un riferimento per me e la squadra”, racconta l’allenatore. Il francese “va forte dal primo giorno e non si è mai permesso di lamentarsi o di chiedermi spiegazioni per le scelte, è stato zitto e ha aspettato il suo momento. Non fatico a dire che adesso è uno dei nostri leader silenti. Non è un trascinatore emotivo, ma di gioco”. Un’alternativa a gara in corso potrebbe essere Keinan Davis, “ha 15/20 minuti nelle gambe”, mentre per Gerard Deulofeu e Jaka Bijol “i tempi sono più lunghi”.