21 settembre 2023
21 settembre 2023

Si presenta Payero: “Porto sana competizione. Lavoro per la squadra”

Il centrocampista si racconta a TV12

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All’esordio in Serie A ha giocato con la tranquillità di un veterano, ed è con la stessa compostezza che Martin Payero parla di sé ai microfoni di TV12. Le parole escono dalla bocca dell’argentino come un fiume in piena, in testa un unico pensiero: continuare a migliorarsi. Per questo è “chiaro che sia felice di essere all’Udinese. Quando ho saputo della possibilità di venire qui ne ho parlato con la mia famiglia e sono stati tutti molto contenti della notizia”. L’acquisto è arrivato nelle ultime ore di mercato, ma il nativo di Pascanas racconta di aver “fatto il possibile affinché le negoziazioni andassero a buon fine. Il club mi voleva tanto, quando questo succede è gratificante”

Le giovanili al Banfield hanno lasciato un segno positivo sul centrocampista. “Avevo 15 anni, prima giocavo nella squadra della mia città – ricorda – Sono stati anni in cui ho appreso molto, dopo una stagione molto buona sono venuto in Europa e ho continuato a imparare. È stata un’esperienza molto importante per me e mi ci sono approcciato dando il massimo”. L’Europa di cui parla ha l’odore di pioggia e prati inglesi. Payero passa al Middlesbrough, in Championship. “È stato un altro passo importante, ho accusato il cambiamento nel primo mese – ammette – ma poi mi sono ambientato”.

Dopo aver assaporato il calcio europeo torna in prestito in patria, al Boca Juniors. “Un club grandissimo che significa tante cose in Argentina”, spiega il classe ‘98. “Se indossi quella maglia vuoi dimostrare a tutti perché la meriti. Questo ti spinge a crescere moltissimo, sono felice di aver giocato per gli Xeneizes nella mia carriera”. Il 2022 termina con il ‘doblete’ campionato e supercoppa, non a caso “è stata la mia miglior stagione, vincere due titoli è pazzesco! È stato bello finire in questo modo”. All’ombra della Bombonera gli viene spiegato in anteprima il campionato italiano da Sergio Romero, ex Sampdoria e Venezia. “Mi ha raccontato qualcosa – rivela Payero – mentre purtroppo appena è arrivato Edinson Cavani sono tornato in Inghilterra. Però vedevo sempre la Serie A in televisione”.

Così il primo impatto col calcio nostrano è arrivato domenica contro il Cagliari. Quasi mezz’ora giocata con intensità in “un torneo tatticamente intenso, per quello che ho saggiato. Devi mantenere alta la concentrazione per tutto il tempo, ma credo che mi troverò bene”. Lucidità mantenuta nonostante “il bisogno di adattarmi rapidamente, perché il campo era difficile così come il clima. Una volta entrato ho respirato a fondo, ho fatto pulizia nei miei pensieri e mi sono sentito bene. Abbiamo cercato di vincere fino all’ultimo”.

Se il 25enne si sente già a suo agio il merito va “a compagni e staff. Ci ho messo poco ad ambientarmi, ne sono felice”. Il pensiero ora è rivolto alla gara contro la Fiorentina. “Non lo faccio con trepidazione, però – puntualizza – cerco di rimanere tranquillo in modo da prendere le decisioni migliori in campo”. Payero non si è nascosto all’esordio e non lo fa neanche adesso coi suoi obiettivi: “Spero di vestire presto la maglia da titolare, io e i miei compagni ci alleniamo tutti i giorni per questo obiettivo – afferma l’interno di centrocampo – La mia mentalità è creare una competizione sana all’interno dello spogliatoio, per andare avanti come gruppo e non potenziare solo uno di noi. Dobbiamo crescere insieme”.

Ragionamento che il resto della squadra, naturalmente, condivide. “Il gruppo è molto unito, ci sono tante belle persone e questa cosa mi ha colpito molto”, dice Payero, che già conosceva i connazionali Nehuen Perez e Roberto Pereyra. “Con Nehuen ho disputato le Olimpiadi e mi sta aiutando a integrarmi – rammenta – è un ragazzo gentilissimo, con grandi qualità umane”. A stupirlo, oltre ai compagni, è stata l’Arena: “È impressionante. Lo stadio, lo staff e il centro d’allenamento ti stimolano a fare sempre meglio”. Il mister Andrea Sottil, prosegue nel racconto, “mi ha accolto bene, mi sta insegnando tanto e sto apprendendo passo dopo passo. Credo saprà gestirmi al meglio a livello tattico, ho bisogno di molte informazioni per arrivare a un buon livello”.

Tra gli allenatori incontrati in carriera da Payero c’è stato anche Hernan Crespo, che in Italia ha costruito una brillante carriera da attaccante. “Mi ha trasmesso sicurezza. Ho appreso molto da lui, dallo stile di gioco che vuole imporre. Mi torna ancora utile in alcune situazioni”, ammette. Quando gli viene chiesto di raccontare se stesso e le sue qualità, il bianconero sorride e mostra un accenno di timidezza: “Trovo difficile parlare di me come giocatore. Mi considero un calciatore che può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, aggressivo e alla costante ricerca delle aperture in avanti per segnare o fare assist”.

Il discorso passa poi sulle aspettative per il club. “Vogliamo portare l’Udinese il più in alto possibile, lavoriamo ogni giorno per questo. So che abbiamo una grande squadra – sottolinea l’argentino – Possiamo migliorare, ma dipende da noi. Se restiamo uniti possiamo raggiungere i nostri obiettivi”. In quest’ottica, la gara in casa con la Fiorentina “sarà importante per impostare un percorso di crescita e salire in classifica”.

In chiusura, Payero non lesina complimenti sulla città, dato che “Udine mi piace, mi sento comodo qui. Anche la cucina è ottima, è simile a quella argentina”. Un legame forte con la sua terra, tanto che nel tempo libero “vedo serie tv e bevo mate”. L’ultimo messaggio è per i tifosi: “Credete in noi. L’inizio in un campionato nuovo è difficile per tutti, bisogna pazientare. Lavoriamo affinché la squadra funzioni e sappiamo che è necessario vincere per dimostrare che mettiamo in campo tutto l’affetto che ci date”.