22 settembre 2023
22 settembre 2023

Si presenta Kristensen: “Sono pronto. Posso fare la differenza”

Il difensore danese è sicuro dei suoi mezzi

Kristensen.jpg
L’infanzia e l’adolescenza le ha trascorse nella natìa Danimarca, ma per diventare grande ha scelto l’Italia. Thomas Kristensen è l’ultimo colpo in difesa dei bianconeri, arrivato sul gong della sessione estiva di mercato. “Sono molto felice di essere qui, non vedevo l’ora che si completasse il trasferimento – commenta il 21enne su TV12 – Gli ultimi giorni di mercato sono stati difficili, ma abbiamo trovato la soluzione e sono contento che l’operazione sia andata a buon fine”. L’Udinese l’ha positivamente colpito, sia per quello che era che per quello che è: “Respiri la storia del club non appena entri nello stadio. Inoltre ci sono tanti giocatori di qualità e belle persone intorno a noi”.

Il centrale racconta i suoi primi calci al pallone: “Ho iniziato a giocare a calcio a 6 anni a Galten, il mio paese natale. A 10 anni mi sono trasferito nella vicina Aarhus, la seconda città più grande in Danimarca”. Lì rimane per tutta la trafila delle giovanili nell’AGF, a eccezione di una parentesi al Vejle. Un inciso provvidenziale, perché è stato proprio quel breve periodo ad averne anticipato il cambio di collocazione in campo. “Prima giocavo in mediana, quando sono tornato all’AGF ho arretrato la mia posizione come difensore centrale – ricorda Kristensen – È in quel ruolo che ho esordito in prima squadra”.

Vestire la maglia del club della propria città viene descritta come “una sensazione incredibile. All’inizio è stato difficile, perché ero più giovane e sentivo la pressione. Ma è sempre stata una gioia giocare per l’AGF”. Per il danese anche “i ricordi sono meravigliosi, poter scendere in campo con i miei amici e la famiglia sugli spalti è stato bellissimo”. Kristensen mostra molta gratitudine verso alcune figure cardine dello spogliatoio della squadra: “Devo molto della mia crescita al mio allenatore Uwe Rosler e ai miei compagni, primo fra tutti il capitano Patrick Mortensen. Ha avuto un grande ruolo nel formarmi come la persona che sono ora”.

Adesso è il momento di difendere i colori dell’Udinese. “Non avrei fatto questo passo se non fossi stato pronto. Sento che è il momento giusto e sono abbastanza sicuro di poter fare la differenza”, asserisce il classe 2002. “Ho guardato tantissimo la Serie A in televisione, so che è famosa per gli ottimi difensori e voglio migliorare le mie abilità qui – prosegue il centrale, prima di segnalare l’attaccante che lo stimolerebbe di più fronteggiare – L’avversario che voglio affrontare è Romelu Lukaku”.

Nel raccontare se stesso, Kristensen si descrive come “un difensore destro capace di gestire il pallone, sia sui passaggi lunghi che su quelli corti. Sono bravo anche nell’uso del fisico e nei contrasti aerei”. Ammette di “dover migliorare nell’aggressività e mettere da parte gli errori di concentrazione”. I suoi giocatori d’ispirazione sono cambiati nel corso degli anni: “Mi è sempre piaciuto vedere Yaya Touré al Manchester City quando ero più piccolo, perché ero un centrocampista. Adesso direi Ruben Dias, è un difensore completo”.

Gli obiettivi individuali sono facilmente intuibili vista la grande competitività del danese: “Devo ambientarmi velocemente e trovare il ritmo. Voglio giocare più minuti possibile e aiutare la squadra a vincere”. “L’inizio – riconosce – non è quello che sognavamo, ma è inutile rimuginarci. La squadra ha potenziale e sono sicuro che ci risolleveremo”. Il prossimo avversario sarà la Fiorentina, contro la quale “dovremo giocare la nostra partita, poi si vedrà”. La prima in casa per Kristensen, che non si tira indietro: “Mi sento pronto per giocare. Ci sono tante belle persone qui, è passata una settimana ma mi sento come a casa. Ora devo solo accumulare minuti per prendere il giusto passo”.

Già punto fisso della Danimarca under-21, per il ragazzo di quasi due metri “è un grande onore, sogno di esordire in nazionale maggiore. È lì davanti a me, devo solo fare un altro step”. Adesso però è concentrato su “Udine, una città che mi piace molto. Ho sentito tanti complimenti e non vedo l’ora di esplorarla. Il cibo è buonissimo, parecchio diverso da quello danese!”, sorride senza esporsi troppo. Nel tempo libero, non potendo vedere gli amici, “gioco al computer e ai videogiochi”. Il messaggio che rivolge ai tifosi è un manifesto della sua personalità: “Avete un giocatore che può portare calma nella costruzione dal basso e forte nei duelli”.