Una gara passata a correre senza risparmiarsi in attacco e ripiegare in difesa, pendolo incessante del centrocampo bianconero nelle ultime uscite. È Lazar Samardzic a presentarsi nel salotto di Udinese Tonight all’indomani della sfida col Cagliari. L’1-1 coi sardi porta sì un punto importante per il prosieguo della stagione, ma il serbo non nasconde che “c’è delusione. Abbiamo disputato un gran primo tempo, poi alla fine hanno fatto un gol dal niente, al secondo tiro in porta”. Una rete che ha annullato il vantaggio su perla di Jordan Zemura e che ha impedito di concludere sopra la prima frazione. “Eravamo tristi all’intervallo perché avevamo fatto davvero un buon primo tempo, poi siamo usciti male dagli spogliatoi – ammette – Hanno preso una traversa e fatto pressione, abbiamo avuto paura”. Nonostante il pareggio abbia il retrogusto di occasione persa, il gruppo è coeso per raggiungere l’obiettivo salvezza. “È dura ripartire ogni volta, ma abbiamo un allenatore che ci parla sempre in modo positivo – continua il classe 2002 riferendosi a Gabriele Cioffi – Ci dice di non mollare mai e per questo andiamo forte in allenamento. Sappiamo che spetta a noi risolvere questa situazione”.
La stagione in corso è “difficile per tutti noi”, tuttavia sta rafforzando Laki. La sua permanenza in Friuli gli sta permettendo di completarsi in entrambe le fasi: “Fin da subito ho pensato solo ad aiutare la squadra. Ho sempre cercato di non fare caso alle voci di mercato, all’inizio è stato complicato ma ho parlato con tanti amici e l’allenatore e mi hanno rassicurato – racconta – Mi trovo molto bene a Udine, l’ho sempre detto. Ho l’Udinese nel cuore e voglio crescere ancora qui”. Le critiche arrivate via social network sono state abbondantemente compensate dall’amore ricevuto dai tifosi bianconeri. “Da quando sono tornato tutti mi hanno detto di essere felici per la mia permanenza. Mi dicono ‘Sama, sei forte’, non ‘Sama, sei una mer*a’ – chiosa sorridendo – Anche i miei compagni in partita mi chiedono di fare una magia, trasmettono sempre positività”. Il rapporto con mister Cioffi è sempre mirato all’espressione appieno delle proprie potenzialità e “con lui va tutto bene. Parliamo tanto, mi dice sempre cosa devo fare meglio e anche quando non gioco mi spiega il perché – prosegue Samardzic – È un allenatore a cui piace difendere e questo mi fa bene, perché ho più qualità offensiva ma così posso crescere in difesa”.
L’ambizione personale è “arrivare in doppia cifra tra gol e assist. Voglio aiutare i miei compagni e segnare di più potrebbe farci vincere qualche partita. Ne sarei contento”. Compito ostico dato che i giocatori avversari ormai conoscono la qualità del numero 24 e “mi pressano di più, ma è normale. Sanno che non devono concedermi spazio e ne ho sempre uno o due addosso per chiudermi il sinistro”. Un mancino che sa comunicare anche con gli altri, ad esempio quelli di Ilija Nestorovski e Florian Thauvin. “Mi manca Nesto, è stata la prima persona che ho conosciuto qui. Era come uno zio per me – confida la mezzala – Con Florian parliamo tanto, ha un sinistro molto forte e facciamo sempre qualche tiro in allenamento”. Tra Laki e il francese c’è una rivalità nella battuta dei calci di punizione, rivelata in chiusura: “Con la Juventus ha tirato lui, ha sbagliato e mi ha detto che sarebbe toccato a me. Ieri ho fatto male io. La prossima volta ritoccherà a lui”.