Mister Kosta Runjaic ha parlato in conferenza stampa in vista del match di domenica contro il Torino. Di seguito le sue parole.
“Quella di Firenze è stata una vittoria molto importante, ci ha fatto bene. L’atmosfera in settimana era buona, l’allenamento a porte aperte era programmato a prescindere dal risultato della partita, ma è stato ancora più bello poterlo fare dopo una vittoria. C’erano tanti tifosi, di cui abbiamo sentito il supporto, anche tanti giovani, che hanno potuto entrare in contatto con i giocatori. È fondamentale per l’Udinese mantenere il contatto con i propri tifosi. È stato un allenamento molto importante, la concentrazione non ne ha risentito, anzi. C’è grande entusiasmo, ma l’entusiasmo da solo non basta, dobbiamo essere compatti, gestire il pallone, mettere energia e far vedere in campo ciò che prepariamo durante la settimana. Giochiamo contro una squadra che ha iniziato bene la stagione, poi ha avuto una fase meno buona dal punto di vista dei risultati ma è comunque in grado di giocare con un possesso palla molto avanzato e di mettere molta aggressività. Domani dovremo dare tutto, sfoderare una prestazione di alto livello, sfruttare l’entusiasmo e il sostegno dei nostri tifosi per fare tre punti in casa nell’ultima partita dell’anno. Questo è il nostro obiettivo, sarebbe bello riuscirci per confermare la nostra forza in casa”.
“A Firenze abbiamo giocato bene nel secondo tempo, ma non abbiamo iniziato bene la partita. Abbiamo subito immediatamente un rigore, sappiamo che questi errori possono essere fatali, abbiamo brutte esperienze passate a riguardo. Stiamo lavorando tutti assieme per evitare questi errori, sappiamo che ci sono e io, il mio staff e i giocatori vogliamo eliminarli. Dobbiamo imparare dal passato e capire meglio determinate situazioni, poi gli errori vanno anche analizzati, perché possono essere individuali o più complessi, possono dipendere da qualcosa fatto da noi o anche da quello che fa l’avversario. Se impareremo a non commettere questi errori avremo probabilità ancora più alte di vincere le partite”.
“La formazione? Dobbiamo ancora prendere delle decisioni, abbiamo alcune possibilità in mente. Domani ne saprete di più”.
“Il Torino ha difensori bravi con il pallone tra i piedi, che danno un contributo in fase di costruzione, poi corrono molto, hanno un centrocampo forte, dei laterali che giocano molto alti e aggressivi e un portiere esperto che può anche essere pericoloso con i suoi lanci. Hanno tre o quattro schieramenti possibili, possono giocare tenendo palla o affidandosi ai lanci, noi non dovremo stare troppo bassi ma nemmeno troppo alti, anche per prevenire proprio questi lanci. Dovremo trovare il giusto equilibrio, stare attenti alle seconde palle, vincere i duelli e fare il nostro gioco. Loro giocano aggressivi, uomo su uomo, dovremo tenere le posizioni, essere proattivi in fase di possesso e di non possesso, essere coraggiosi ed evitare gli errori. È una partita che richiederà tutto il nostro impegno, loro possono essere pericolosi anche sulle palle da fermo. Poi nella teoria si può dire quello che si vuole, ma domani parlano i fatti. Noi ci siamo preparati bene, in una buona atmosfera, con concentrazione ed entusiasmo. Domani dovremo trasformare questo entusiasmo in una buona prestazione”.
“È l’ultima partita dell’anno, ma dopo questa ce n’è ancora un’altra nel girone d’andata. Quindi aspetto a fare bilanci, ne farò nel dettaglio alla fine dell’andata e tireremo delle conclusioni. Per quanto riguarda però le squadre già affrontate ce ne sono diverse che hanno giocato bene contro di noi, che hanno qualità e giocatori fisici, poi ce ne sono anche alcune che hanno delle caratteristiche specifiche come l’Inter, per quanto riguarda la struttura, l’Atalanta, contro cui è molto difficile giocare, il Napoli, che ha grandi giocatori con grande esperienza. Sono avversari difficili per noi che abbiamo tanti giocatori nuovi, ma possiamo trarre degli insegnamenti da queste squadre. Ricordo ancora la prima partita a Bologna, abbiamo iniziato bene la gara e abbiamo ottenuto un buon pareggio. Ora riaffronteremo tutte le squadre e avremo l’occasione di confrontarci di nuovo con queste formazioni dopo aver imparato molto ed essere cresciuti. È bello conoscere sul campo gli avversari, anche per quanto riguarda il Torino abbiamo guardato i video, ma in partita è diverso. Loro avranno preparato la partita con l’obiettivo di fare punti, è una gara importante per loro che al momento sono un po’ al di sotto delle loro aspettative. Mi aspetto una squadra aggressiva e una partita intensa. Sarà bello affrontarli”.
“Bijol è di nuovo a disposizione e domani giocherà. Payero sarà a disposizione, probabilmente non partirà però dall’inizio perché ha fatto troppi pochi allenamenti con la squadra. È positivo averlo anche solo in allenamento, ci porta qualità in più con il suo ritorno. Spero di riavere Davis la settimana prossima e man mano recupereremo tutti quelli che non si stanno allenando con la squadra, come Zarraga e Giannetti”.
“Capisco l’interesse su Sanchez, è una leggenda del club. Domani sarà a disposizione ma non partirà dal primo minuto, ha bisogno ancora di tempo per entrare nei meccanismi della squadra. In base all’evoluzione della partita potrebbe entrare, ma non so dirvi se e quando. Non ho ancora deciso i titolari per domani, la notte magari porterà consiglio, poi in base alla partita deciderò anche su Sanchez. Sarei contento di concedergli dei minuti in casa e sarebbe felice anche lui di giocare davanti al proprio pubblico, ma ci sono molti fattori da considerare: i giocatori sono importanti ma la squadra lo è di più. Spero di tornare a casa domani con tutti i giocatori soddisfatti e con i tifosi soddisfatti. In generale il mio augurio è che i tifosi siano sempre soddisfatti delle nostre partite in casa”.
“Ci sono molte aspettative e noi siamo ambiziosi. Sappiamo dove ci troviamo ora e da dove arrivavamo, siamo ad un buon punto nel nostro processo ma dobbiamo ancora migliorare, non mi piace guardare troppo in là. Concentriamoci su domani, un buon risultato ci darebbe ancora più stabilità. Possiamo migliorare ancora la nostra classifica, ma l’obiettivo primario è stabilizzarsi, poi guarderemo dove siamo. In classifica siamo davanti a squadre che avevano ambizioni maggiori delle nostre, come proprio il Torino, ma dobbiamo continuare a pensare di partita in partita. Ci sono degli errori che commettiamo troppo spesso, se inizieremo ad evitarli faremo un passo in avanti. Domani mi aspetto una squadra che dà tutto, concentrata, che vuole vincere. L’aspettativa è di avere una squadra che è presente per tutta la partita e che dà il massimo, anche per fare sì che i tifosi si identifichino con la squadra. Sono dettagli che non puoi descrivere a parole ma che poi fanno dire ai tifosi: “Questi sono i miei ragazzi, ne sono fiero””.
“Pafundi è tornato, si sta allenando con la squadra. Raramente ho visto un talento di questo livello per quanto riguarda i movimenti, quello che fa con il pallone tra i piedi, la sua visione di gioco. È bello vederlo giocare. Sappiamo tutti che è un grande talento, ma ora deve integrarsi con la squadra, adattarsi al nostro stile di gioco, trovare il proprio ruolo e lavorare su altri dettagli. Finora mi ha impressionato per il suo talento, ma nel calcio serve anche altro, come ad esempio la fisicità. Pafundi ha tutto per diventare un grande giocatore, ma ora dipende da lui. Deve crescere ed essere in grado di dare il suo contributo alla squadra”.
“In questa prima metà di stagione tutti hanno fatto un buon percorso di crescita. Kabasele è un giocatore che ha avuto buoni momenti, ha giocato più dell’anno scorso, nelle partite importanti era presente, ad esempio a Parma. È un grande professionista e un esempio da seguire. Sono soddisfatto anche di Karlstrom, per come si è adattato velocemente alla Serie A giocando in una posizione chiave. Ora deve continuare così e partire da questa base per diventare un giocatore ancora più importante. Abankwah sta migliorando passo dopo passo, dei piccoli miglioramenti su cui si può costruire un grande processo di crescita. È un ragazzo tranquillo e paziente, quando si è giovani è importante essere pazienti. In realtà potrei parlare di tutti i miei giocatori, abbiamo tracciato un percorso, abbiamo ancora del lavoro da fare e stiamo lavorando per raggiungere un livello in cui saremo stabilmente competitivi contro le grandi squadre. C’è bisogno di pazienza”.