26 febbraio 2024
26 febbraio 2024

Okoye a Udinese Tonight: “Concentrato sul lavoro. Serie A molto tattica”

Il portiere bianconero si racconta su TV12

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L’esordio in Serie A nell’ultima gara del 2023 tra i pali della porta bianconera. Risultato? Il Bologna delle sorprese battuto 3-0. Da quel momento Maduka Okoye non ha mai lasciato i guantoni. E pensare che tutto è cominciato all’improvviso, come racconta lui stesso nella trasmissione Udinese Tonight: “Il giorno prima della partita mister Gabriele Cioffi mi ha comunicato che sarei stato titolare. Mi ha chiesto se fossi pronto e ha detto che si fidava di me”.

Il portiere non si esime dal commentare lo scorso match col Genoa, “una partita difficile. Dobbiamo fare meglio e siamo concentrati sulla prossima contro la Salernitana”, assicura in perfetto italiano. All’inizio della stagione il classe ’99, con grande umiltà, pensava solo “al lavoro, siccome ero appena tornato dall’infortunio. Speravo di giocare, ma non credevo che lo avrei fatto così tanto”. Certo, l’obiettivo è quello di tutti i giocatori altamente competitivi: “Volevo e voglio giocare sempre, ma sono concentrato appunto sul lavoro. Scendere in campo è una conseguenza”.

La Serie A, dopo le esperienze in Olanda e Inghilterra, “richiede una precisione maggiore e tanta tattica, siccome ci sono tanti giocatori forti – continua – L’approccio non è lo stesso in ogni campionato, anche se il ruolo del portiere in sé non cambia molto”. Maestri nel ruolo i colleghi Marco Silvestri e Daniele Padelli, coi quali si è instaurato un bel rapporto. “Con loro va molto bene, sono due bravi ragazzi e mi aiutano tanto – commenta sorridendo Okoye – Tutti i miei compagni e la mia famiglia mi hanno aiutato tanto”.

La prima da titolare con la maglia dell’Udinese è arrivata in Coppa Italia contro il Cagliari. Nel corso della sfida il 24enne racconta di aver fatto quella che considera “la mia miglior parata”, il doppio intervento su Deiola e Lapadula. In generale si dice “contento di quanto ho fatto in campo finora”, ma non è una scusa per perdonarsi gli errori. “Avrei potuto fare meglio sul primo gol della Lazio – ammette – Rifletto tanto sugli sbagli, riguardo i video cento volte”.

L’infortunio è quindi ormai alle spalle: “Adesso sto molto bene. Mi sento al 100% – garantisce, con uno sguardo rivolto alla convocazione con la sua Nigeria – La Nazionale è una cosa importante per me e voglio tornarci il prima possibile. È stato brutto vedere la Coppa d’Africa da casa, ma questo è il calcio”. Un amore sbocciato grazie al padre, che non ha mai giocato ad alti livelli ma ha trasmesso al figlio “la passione per questo sport”. Sorprende poco che, in chiusura di trasmissione, la scelta sul miglior giocatore in Italia ricada sul connazionale “Victor Osimhen”. L’ultimo intervento è però su “Udine, una città piccola ma bella. Mi piace”.