26 ottobre 2023
26 ottobre 2023

Monza-Udinese, Cioffi: “Tornare qui è destino. Invertiremo la rotta”

Le parole del tecnico alla sua seconda esperienza in bianconero

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“Una volta è fortuna, la seconda è destino”. È con queste parole che Gabriele Cioffi apre la conferenza che sancisce il suo bis sulla panchina dell’Udinese. Conferenza aperta dall'intervento del direttore generale Franco Collavino, che ci tiene a “ringraziare Andrea Sottil e il suo staff per il lavoro svolto. Se siamo qui oggi è per dare una scossa e far ripartire la squadra in tempi rapidi. Questo benvenuto a Cioffi è un bentornato, la nostra scelta di riaverlo chiude interpretazioni fuorvianti su ciò che è accaduto in passato: il mister ha fatto una scelta che il suo contratto gli permetteva di fare – taglia corto il dirigente – Conosciamo le regole della nostra industria, oggi torna perché l'Udinese gli offre la possibilità di tornare. Questi sono i fatti. Quello di cui abbiamo bisogno in questo momento è energia e riteniamo che sia l'uomo giusto”.

Al dg preme soprattutto evidenziare la condotta esemplare dei sostenitori bianconeri: “Il momento non è facile, siamo consapevoli che i risultati non sono in linea con le aspettative di club e tifosi, ma soprattutto del reale valore della nostra rosa, giovane e che sapevamo avrebbe avuto bisogno di tempo per ingranare. Ci tengo a sottolineare che i tifosi si sono sempre comportati correttamente, sostenendo la squadra ogni partita, dal primo al novantesimo minuto. Chiediamo loro di rimanere uniti anche adesso, per rimanere compatti e uscire da questa situazione il prima possibile”.

Si unisce alle considerazioni il responsabile dell’area tecnica, Federico Balzaretti: “Anche io ci tengo a ringraziare Sottil e il suo staff. Adesso si volta pagina, vogliamo uscire con forza ed entusiasmo da questa situazione. Si è optato per Cioffi perché già conosce l'ambiente e molti ragazzi, il suo percorso qui è stato molto importante. Abbiamo bisogno di fare punti e il mister sa perfettamente come comportarsi qui. Gli daremo tutto il sostegno possibile”.

Proprio Cioffi sottolinea che “l'emozione principale è la felicità di aver avuto una seconda chance, che nel calcio non è facile. Ringrazio la società, mi sento pronto. Sono cambiato, maturato direi, ma la voglia è sempre presente”. L’avvio dei bianconeri in campionato è stato difficile, ma "i ragazzi sono forti e tecnici, dobbiamo solo lavorare”.

La questione è agire sulla loro consapevolezza. “Il mio obiettivo è comprendere quello che hanno nella testa – afferma in modo diretto – la loro qualità è fuori discussione. Dobbiamo capire perché non stanno esprimendo al meglio il loro potenziale”. Questo perché “un giocatore viaggia di emozioni, o sono a 100 o a zero. Ora si sentono a zero, devo fargli capire io che questi estremi non esistono e cosa possono riuscire a fare”.

Il ritorno del tecnico toscano segue la partenza per il Verona, una vicenda che il protagonista stesso liquida con i fatti: “Se la società non avesse percepito la mia serietà, non sarei tornato qui. La mia fu semplicemente una scelta professionale che credo vada rispettata”. Il club, continua Cioffi, “ha capito la mia buona fede e anche ingenuità”.

Il campionato è “pieno di sorprese dietro l’angolo. Non è più come vent’anni fa, in cui c’erano sei o sette squadre top che se la giocavano tra loro”. I tre punti possono arrivare o essere persi contro chiunque, si comincerà ad avanzare “un passo alla volta per acquisire la consapevolezza di poter vincere con tutti”. Dai suoi ragazzi “mi aspetto qualcosa oggi, poi aggiungeremo obiettivi di giorno in giorno – prosegue il mister – Vogliamo invertire con convinzione la rotta”.

La prima occasione arriverà domenica in trasferta col Monza, “rigenerato da Raffaele Palladino, con una mentalità fresca, che tiene a Roma con l’uomo in meno per un’ora – elogia il collega – Dobbiamo arrivare alla partita in una condizione mentale migliore”. Cioffi è consapevole dei doveri che ha verso i suoi giocatori: “Devo tirare fuori la leadership che è dentro ognuno di loro. Non ho mai visto una squadra vincere con tre giocatori”.

L’Udinese può contare “su molti leader, alcuni caratteriali e altri in termini di prestazione. Roberto Pereyra tranne che in porta può giocare ovunque. Sentirò come si sente lui. Ieri al ristorante ho incontrato Lazar Samardzic e gli ho chiesto se fosse arrabbiato con me per il poco minutaggio che gli concedevo – svela – Si è messo a ridere e credo che questo dica tutto. Sono convinto che Walace tornerà a essere Walace, non ho nessun dubbio. Keinan Davis lo conosco bene, siamo contenti che sia tornato ad allenarsi”.

Importante il dialogo con i singoli, perché “il ragazzo si esprime in campo con quello che ha dentro. Se non lo ascolti non saprai mai come approcciarti a lui e farlo rendere al meglio”. Da domenica non cambierà il modulo, “ma la sua interpretazione. Ora bisogna allenarsi giocando, credo che questa squadra ne abbia bisogno – conclude Cioffi – Ci sono pochi calcoli e tabelle da fare, bisogna uscire dal fango e penseremo ai numeri quando saremo tranquilli. Ora c’è bisogno di agire”.