“ È il mio primo ed ultimo rosso” . Lo prometto con il sorriso contagioso di sempre un Hassane Kamara, ospite di questo lunedì a Udinese Tonight e sempre acuto nell’analisi delle partite ed anche delle sue prestazioni:
“Sono contentissimo perché abbiamo vinto in casa e l’anno scorso era successo solo una volta - sottolinea l’esterno ivoriano - Al tempo stesso sono arrabbiato perché con l’espulsione ho lasciato la squadra in difficoltà. Sul primo giallo mi sono fermato ed ho provato a prendere la palla non volevo assolutamente andare sull’avversario. Sul secondo fallo ho toccato anche la palla, mi dispiace perché non ci potrò essere domenica. Devo fare più attenzione, il mister mi ha detto che voleva cambiarmi subito dopo il giallo”Grande l’entusiasmo in tutto l’ambiente e che Kamara riscontra anche dall’interno:“Vedo tante cose positive, abbiamo vinto in coppa Italia, preso un punto a Bologna su un campo difficile e, adesso, la vittoria contro la Lazio dimostra la mentalità che vogliamo avere quest’anno”
Kamara, però, ribadisce che il processo è solo all’inizio ed il gruppo ha voglia di crescere: “Non stiamo vedendo ancora abbastanza del livello che vogliamo, ci vuole tempo - chiarisce Hassane - A Bologna non abbiamo giocato bene con la palla e noi vogliamo migliorare in questo aspetto. Con la Lazio abbiamo lavorato meglio difensivamente e pressato fino alla fine, siamo cresciuti con la palla ma non ancora abbastanza. Chiaramente con la fiducia del risultati possiamo lavorare meglio”.
Nel corso della serata spazio anche all’esperienza personale e alla carriera dell’ex Nizza: “Quando cambi campionato ci viole sempre tempo per adattarsi - analizza Kamara - Ma ho 30 anni, ho tanta esperienza, ho giocato in Francia ed Inghilterra e per questo voglio aiutare il club. Conoscere l’ambiente e il campionato aiuta molto. Quest’anno lavoriamo benissimo, il preparatore atletico fa lavorare la squadra tanto. C’è gioia e proviamo a giocare bene a calcio. La squadra è ottima quindi dobbiamo fare le cose bene per fare una stagione positiva.
Durante il ritiro abbiamo vinto diverse amichevoli, poi vinto in coppa questo aiuta.
Tutti noi che c’eravamo l’anno scorso sapevamo che è stato troppo difficile e non volevamo ripetere quella stagione. Dobbiamo mantenere i piedi per terra, dobbiamo creare le basi per fare bene. Guardiamo partita per partita e manteniamo la calma”.
Naturalmente c’è stato spazio per alcune valutazioni di ordine tattico: “Quando giochi a 5 in difesa cambiano le cose - spiega Hassane - Cannavaro non voleva che andassimo troppo per non aprire spazio alle spalle. Col Bologna ero più basso invece con la Lazio sono andato in avanti spesso. La cosa più importante è trovare equilibrio, non è semplice”.
Con la consueta simpatia, infine, Hassan ha parlato anche dei suoi rapporti in spogliatoio: “Kabasele è il “mio capitano” (ride), Florian è un fratello . Stiamo spesso insieme, andiamo a cena insieme. Florian dopo la partita mi ha detto che dovevo essere più calmo per evitare il rosso. Siamo grandi amici, parliamo e analizziamo sempre le situazioni. Insieme siamo più forti. Thauvin da felicità, lui ha bisogno di fiducia . Lui è un grande giocatore ma non sa ancora quanto è forte, con la Lazio ha dominato. E un gran capitano, vuole il bene della squadra ed è sempre positivo. Il giorno dopo la vittoria con la Lazio ha offerto una paella a tutti. La scelta di Florian come capitano è venuta naturale. Quest’anno voglio fare più gol ed assist. Almeno 5”.