09 dicembre 2023
09 dicembre 2023

Inter-Udinese, Cioffi: “Atteggiamento dopo il rigore da correggere”

L’analisi del tecnico dopo la sconfitta

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Mister Gabriele Cioffi parla in conferenza stampa a margine della sconfitta per 4-0 a San Siro affermando che “ho scelto io di aspettare l’Inter così bassi, ho illustrato alla squadra una partita di grande fatica. Non è nelle nostre corde giocare in questo modo, ma prendendoli alti sarebbe stato peggio”. Non si nasconde “il dispiacere, perché l’impegno dei ragazzi è stato deciso da un episodio che non commento – continua – Ma ci batterò con loro in allenamento che non è possibile avere un atteggiamento come quello visto dopo il rigore. Ci siamo spenti completamente perché ci siamo sentiti ingiustamente puniti”.

Per il tecnico “sono otto i minuti da correggere, non lo vedo un dramma. Dobbiamo ripartire più convinti di prima”. Otto minuti che “mi lasciano l’amaro in bocca, perché l’approccio di sacrificio avuto nei 37 minuti è stato eccellente”. Guardare troppo avanti non fa bene ai giocatori, si deve pensare un giorno alla volta: “Ai ragazzi ho detto che le nostre aspettative non combaciano con ciò che siamo – spiega Cioffi – Dobbiamo guardare dove si deve andare. Se la macchina sbanda e non guardi dove vai finisci nel fosso, se invece fissi il punto d’arrivo e giri lo sterzo arrivi dove devi”.

A chi gli chiede conto dei dieci gol presi nelle ultime tre partite, l’allenatore ricorda che “dobbiamo vedere come, contro chi e quando li abbiamo presi. Due sono stati su rigore, un paio della Roma sono stati eurogol. È questione di gestione dei momenti più che di quanti gol abbiamo preso”. Momenti che verranno analizzati, ma stasera “non ho rimpianti nelle mie scelte, abbiamo margine di crescita su un altro passetto falso che abbiamo fatto”.

Interrogato sull’utilizzo di Simone Pafundi, il mister taglia corto: “Simone non gioca per scelta tecnica, e tutte queste domande su di lui non aiutano – puntualizza – Non discuto il suo talento, se ha pazienza è benvenuto e troverà spazio, se deve diventare un caso non fate del bene a lui. E noi vogliamo il suo bene”. Sono tanti i giocatori che in allenamento mettono dubbi, come sottolineato da Cioffi stesso. “Se non avessi dubbi non potrei allenare – conclude – Ne ho ogni giorno, ma non su ciò che faremo noi, sul potenziale della squadra e sul suo carattere. È chiaro che c’è da lavorare, ma questo non spaventa né me né i ragazzi”.