È un Fabio Cannavaro esausto per la gara e per i festeggiamenti successivi quello che parla dopo la vittoria col Frosinone. “Ero tranquillo rispetto alla vigilia della gara con l’Empoli perché ho visto i giocatori comportarsi in modo diverso. Sapevo che i ragazzi avrebbero fatto una bella partita”, dice.
Il fatto che Keinan Davis, autore del gol decisivo, sia mancato tutto l’anno “ha condizionato la squadra, perché un giocatore così ti cambia i match – ammette il mister – Non sapevo se schierarlo dal 1’, con lo staff abbiamo deciso di dare la possibilità a Brenner di partire dall’inizio. Ma tutti i ragazzi sono stati eccezionali”.
Il tecnico, in merito alla salvezza, non si esalta: “Non credo di dover dimostrare nulla a nessuno, giro il mondo da 10 anni e un’esperienza negativa come quella di Benevento o positiva come questa non cambiano il mio giudizio. Da quando ho iniziato nel calcio ho sempre lavorato il triplo per raggiungere gli obiettivi e continuerò a farlo. L’obiettivo era la salvezza, ci tenevo perché l’Udinese è una società storica in Italia. Da domani penseremo ad altro”.
I suoi ragazzi (anzi, i suoi uomini), hanno seguito “me e il mio staff dal primo giorno, devono capire i momenti e anche ascoltare i tifosi avversari. Abbiamo lavorato su tutti i particolari e sono stati bravi a fare questo". In serata “siamo partiti benissimo, poi abbiamo sofferto e il Frosinone ci ha messo in difficoltà, ma non abbiamo mollato un centimetro. Dovevamo pensare a questo campo e non all’Empoli e così è stato”.
Cannavaro conclude poi con una constatazione personale in merito alla grande compattezza difensiva ritrovata dal suo arrivo: “Con gli attaccanti vendi i biglietti e coi difensori vinci i campionati. Il calcio è cambiato, ma dobbiamo capire che ci sono due fasi: possesso e non possesso, quando non hai la palla devi correre con tutti i giocatori”.
I suoi ragazzi (anzi, i suoi uomini), hanno seguito “me e il mio staff dal primo giorno, devono capire i momenti e anche ascoltare i tifosi avversari. Abbiamo lavorato su tutti i particolari e sono stati bravi a fare questo". In serata “siamo partiti benissimo, poi abbiamo sofferto e il Frosinone ci ha messo in difficoltà, ma non abbiamo mollato un centimetro. Dovevamo pensare a questo campo e non all’Empoli e così è stato”.
Cannavaro conclude poi con una constatazione personale in merito alla grande compattezza difensiva ritrovata dal suo arrivo: “Con gli attaccanti vendi i biglietti e coi difensori vinci i campionati. Il calcio è cambiato, ma dobbiamo capire che ci sono due fasi: possesso e non possesso, quando non hai la palla devi correre con tutti i giocatori”.