Fabio Cannavaro all’antivigilia della decisiva trasferta in Ciociaria suona la carica. Una situazione per cuori forti, da una parte e dall’altra: “Il Frosinone sa di giocare contro una squadra che può metterli in difficoltà, mentre l’Empoli se la vedrà con una delle migliori formazioni del girone di ritorno. Nessuno voleva arrivare a questo punto, ma quando ho firmato ci davano per morti e invece siamo qui, a lottare in queste partite importanti – ricorda il mister – Questo perché ho a disposizione degli uomini, che nonostante le grandissime difficoltà che tutti conoscono, tra cui gli infortunati, hanno dato una grande risposta. Mi aspetto da loro un ultimo sforzo. È una montagna pazzesca da scalare, ma dobbiamo mettere la bandierina sopra”.
Nella scorsa giornata è arrivato un pareggio in extremis che lascia tutto aperto. “Avevo detto che contro l’Empoli ero preoccupato, sapevo che squadra fosse e ho cercato di calmare l’euforia, ma non sono stato ascoltato – dice con rammarico – Ad oggi siamo salvi, però dobbiamo capire che bisogna giocare con la testa questa partita più delle altre, usare al massimo le nostre forze con intelligenza. Se vogliamo risolverla nel primo tempo o tendendo l’orecchio a ciò che succede sugli altri campi sbagliamo, dobbiamo provare a vincere senza fare calcoli. Anche il Frosinone deve fare la partita, hanno un doppio risultato a disposizione ma non penso puntino al pareggio”.
I primi tre giorni dopo il pari “sono stati difficili, perché mentalmente i ragazzi hanno accusato il colpo – ammette l’allenatore – L’Empoli è difficile da affrontare, ti si attacca addosso e ti fa giocare male, se lo accetti rischi di perdere e infatti al 90’ era così. Oggi l’ambiente è più consapevole delle proprie forze, abbiamo ricaricato le batterie, anche grazie ai tifosi eccezionali e alla società. Siamo tutti convinti che gli uomini che ho possano fare questo sforzo”. A dimostrazione la voglia di Roberto Pereyra di giocare sempre, “ha detto di essere pronto anche a Lecce, poi zoppicava – continua con un mezzo sorriso Cannavaro – Loro danno sempre la disponibilità, poi io devo valutare. Florian Thauvin è rientrato oggi in gruppo per la prima volta, domani continuerà a lavorare con noi, il Tucu comincerà domani. Vedrò quanti minuti potranno fare, in una situazione normale li faresti giocare sempre, hanno quella qualità che può cambiare le partite. Ma è tutto l’anno che siamo in emergenza”.
Situazione simile per Keinan Davis, siccome “sta a noi capire se farlo giocare dall’inizio o subentrare, abbiamo visto che è capace di rianimare la situazione a gara in corso. Per domenica avrò da pensare”. Insieme a Brenner “abbiamo analizzato la partita con l’Empoli, gli ho detto che nell’uno contro uno da lui mi aspetto che si prenda qualche responsabilità in più e non che torni sempre indietro. La condizione non è ancora al meglio, viene da un lungo infortunio, ma ha la massima fiducia e sa che la società punta molto su di lui. Rispetto ad altri sta meglio fisicamente, vedremo”. Recuperato da un lieve problema anche Walace.
Due gol negli ultimi due match per Lazar Samardzic, chiamato ancora a usare le sue doti per creare occasioni per sé e i compagni. “Con lui parlo spesso, gli ho detto che per crescere ancora deve migliorare in certe situazioni – prosegue Cannavaro – A volte si intestardisce e perde palle stupide e insieme a queste un po’ di fiducia. Deve imparare a giocare semplice più spesso, ma da quando sono arrivato ci ha dato qualità. Ben vengano giocatori come lui”. Per il tecnico domenica si tratterà di “buttare in campo tutti quelli che stanno anche solo al 70%. Thauvin non giocherà dall’inizio, forse in corso d’opera. Schierare una punta in più o poter far entrare Davis ci ha dato delle garanzie, ma la gestione non la puoi fare dopo. Perciò qualsiasi cosa farò sarà sbagliata, alla fine delle partite è facile recriminare e correggere. Dobbiamo semplicemente fare meno errori possibile”.
La speranza di Cannavaro è che “il punto perso con la Roma non ci condizioni alla fine, quei 20’ erano difficili da preparare in due giorni. Speriamo siano un ricordo”. In merito alla questione di una Roma senza obiettivi stagionali che possa ‘rilassarsi’ contro l’Empoli, il mister bianconero taglia corto: “Il nostro è un popolo che ha sospetti ovunque, penso che la Roma farà la sua partita. Poi se qualcuno vuole mettere pressione dopo Empoli lo può fare, ma credo che i giallorossi vadano a giocarsi la gara. Nessuno vuole andare in campo per perdere. È la normalità nello sport. Da questo punto di vista sono sereno”.
Le ultime dichiarazioni sono per i tifosi, che prima del fischio d’inizio del match con i toscani hanno accompagnato il pullman della squadra fino all’ingresso dello stadio. “È stato bello – conclude con un filo di emozione nella voce il tecnico – Sono qui da cinque partite e quello che ho visto domenica è ciò che dovrebbe esserci in ogni partita. Un’atmosfera così è perfetta per giocare a calcio. I tifosi sono stati eccezionali, come lo sono stati a venire a Lecce e come lo saranno a Frosinone. So che ci sono delle difficoltà, il viaggio è lungo ma ce la stanno mettendo tutta per sostenerci dal vivo. Loro fanno sacrifici per venire a vederci, ne siamo consapevoli, e per questo dobbiamo ridare loro qualcosa sul campo”.