26 febbraio 2025
26 febbraio 2025

Bravo: "Sono ambizioso, voglio segnare e aiutare la squadra"

L'attaccante a Udinese Tonight

Udinese vs Empoli. 16-02-2025 65 © Foto Petrussi .jpg
L'ospite di questo lunedì a Udinese Tonight è stato Iker Bravo. Con lui si è parlato del suo ingresso in campo a Lecce, del suo rapporto con Runjaic, della sua crescita in due dei settori giovanili più prestigiosi del mondo e di molto altro.

“Sono molto felice del momento che stiamo vivendo e sono felice in generale di essere qui" esordisce Bravo. "A inizio stagione avevo avuto più difficoltà, mentre ora ho trovato il ritmo. Sono contento del minutaggio e di poter aiutare la squadra”.

A tenere banco in occasione dell’ultima gara giocata dall’Udinese a Lecce è stato il rigore calciato da Lorenzo Lucca: “In una squadra esistono delle gerarchie, che vengono stabilite dal capitano o dall’allenatore. Quello che è successo però non mi pare nulla di grave: Lucca è un attaccante ed è il nostro miglior marcatore, si sentiva in fiducia e voleva tirare il rigore. Alla fine, lo ha segnato e abbiamo vinto grazie al suo gol. Da fuori può essere sembrato un momento brutto da vedere, un momento di tensione, ma dopo la partita eravamo contenti per la vittoria, arrivata grazie a quella rete”. Al posto di Lucca, a Lecce è entrato in campo proprio Iker Bravo: “Non è stato nulla di particolare entrare in quel momento, a me basta giocare, divertirmi e dimostrare quello che valgo nei minuti che ho a disposizione. Credo di aver giocato bene. Con Lucca ho parlato, io e lui abbiamo un rapporto speciale. Credo che sia dispiaciuto per la situazione, ma il suo lavoro è fare gol, si è preso il pallone e ha segnato. Ovviamente in vista del Parma dovrà parlare e chiarirsi con Thauvin e con tutti quanti, non c’è stata ancora l’occasione perché abbiamo avuto due giorni di riposo (la puntata è andata in onda lunedì sera, ndr)”.

Mister Runjaic ha dimostrato finora di avere fiducia in Bravo: “Il mister mi parla molto, sa cosa posso dare alla squadra e ha fiducia in me. Sappiamo tutti che ho davanti Thauvin, Sanchez, Lucca, ma il mister mi dice di avere pazienza e di godermi il percorso. Alla fine ho solo vent’anni”.

Che giocatore si sente Iker Bravo? “Mi sento un dieci come Totti, mi sento di assomigliare a lui e a Kakà. Però ho giocato solo 300 minuti in questa stagione, ho ancora molto da dimostrare, finora avete visto solo il 30% di me”. Parole che dimostrano grande ambizione e autostima: “Sono sempre stato così, ho grande fiducia in me. Il carattere battagliero l’ho preso dalla mamma”.

Nei suoi 300 minuti Iker Bravo ha segnato due gol, entrambi contro la stessa squadra: “Ho segnato solo al Venezia, penseranno che li odi (ride, ndr). Ora voglio segnare anche contro altre squadre. Il gol contro il Venezia in casa è stato una liberazione, avevo bisogno di segnare davanti al nostro pubblico. Io voglio sempre aiutare il club, ma in venti minuti non posso fare magie, quindi quel gol mi ha tolto un peso. Sono ambizioso, voglio giocare, segnare e aiutare la squadra”.

Prima di arrivare a Udine, Bravo ha giocato in vivai importanti, primo di tutti quello del Barcellona: “Da piccolo sognavo di fare il calciatore e ci sono riuscito. Ho iniziato a quattro anni nella squadra della mia città (Sant Cugat del Valles) e poi a cinque o sei anni ero già al Barcellona. Il Barça era la mia vita, vivevo lì, tutti i miei amici lo tifavano, quando mi hanno chiamato è stata un’emozione grandissima. Tutto quello che ho imparato nel calcio l’ho appreso lì. Andavo spesso al Camp Nou, ero lì quando Sanchez ha segnato il suo famoso gol al Real Madrid, pensare che ora mi alleno con lui! Alexis è una leggenda, mi dà tanti consigli, imparo tanto da lui. Io, lui e Lucca usciamo sul campo di allenamento sempre dieci o venti minuti prima per fare passaggi assieme”. Sanchez non è però l’unico bianconero incrociato da Bravo a Barcellona: “Quando stavo alla Masia, Deulofeu era nel Barcellona B. Andavo sempre al Mini Estadi a vederli. Anche Deulofeu mi ha aiutato molto qui, poi le nostre famiglie sono pure amiche. È un onore avere a che fare con giocatori come lui e Sanchez”.

Finita l’esperienza al Barcellona, Bravo si è trasferito al Bayer Leverkusen: “Ho debuttato in Bundesliga a 16 anni, è stato bello. Ma a Leverkusen ero ancora piccolo ed è stato faticoso adattarmi, anche se il club mi ha aiutato molto. Mi trovo meglio in Italia, per il clima, il cibo, gli orari, è tutto meglio”. Dopo il Bayer Leverkusen, l’attaccante spagnolo è tornato in patria, questa volta però al Real Madrid: “Giocare per il miglior club del mondo è stato un onore, anche al Real ho imparato tanto. È un club incredibile, ha delle strutture al top assoluto – come anche il Barcellona – ma a livello giovanile per me è meglio il Real. Quale scelgo tra i blancos e il Barça? L’Udinese (ride, ndr)”.

L’estate scorsa Iker Bravo ha vinto l’Europeo Under 19, conquistando anche il titolo di miglior giocatore: “Lo sapevo già prima del torneo, ve lo posso dimostrare! Ho un audio in cui già in primavera dicevo alla mia famiglia che mi sentivo bene ed ero sicuro di diventare il miglior giocatore del torneo”. 

Subito dopo il torneo, lo spagnolo è approdato a Udine, con cui l’impatto è stato positivo: “Madrid era troppo grande, avevo troppe cose per la testa, mentre qui la città è tranquilla, la gente è tranquilla, posso bermi un caffè in piazza senza problemi. Sono il club e la città perfetti per stare in pace, vado spesso anche in montagna per rilassarmi, a passeggiare con il mio barboncino Roma. Io e la mia ragazza – che ora vive a Udine con me – lo abbiamo chiamato così perché è il posto dove siamo stati per la prima volta insieme”.

Guardando l’attaccante bianconero, di sicuro saltano all’occhio i suoi molti tatuaggi: “Sì, ne ho tanti. Questa, ad esempio, è una farfalla che ho fatto per mia nonna, perché ogni volta che vedo una farfalla è come se fosse di nuovo qui con me”. Altri tatuaggi sono invece di tema religioso: “Sono molto credente sin da piccolo, tutta la mia famiglia lo è”. E non esclude di dedicarne uno all’Udinese: “Qual è la data di fondazione?” chiede per il futuro.

In chiusura, Iker Bravo ha anche la soluzione nel caso contro il Parma venisse assegnato un altro rigore all’Udinese: “Lo tiro io”, dice con il sorriso.