Il direttore dell’area tecnica bianconera, Federico Balzaretti, è sicuro della bontà del nuovo corso dell’Udinese. Per questo, ospite telefonico della trasmissione di TV12, non si mostra angosciato dall’avvio di campionato: “Un inizio così era preventivabile, perché si è cambiato tanto e i giocatori devono ancora conoscersi al 100%”. I 15 nuovi arrivati hanno bisogno di tempo per integrarsi, e non potrebbe essere altrimenti. I tre match giocati hanno portato in dote due punti, ma il dirigente ricorda che “a parte il primo tempo con la Juventus, dove l’approccio non è stato dei migliori, le partite con Salernitana e Frosinone si potevano vincere”.
L’Udinese, prosegue Balzaretti, è apparsa “meno brillante rispetto ad alcune gare della stagione scorsa, ma siamo ancora all’inizio. Si sono comunque viste le qualità della squadra. C’è tanto lavoro davanti e né io, né il mister, né i ragazzi si tireranno indietro. La squadra ha delle qualità e miglioreremo molto”. Qualità che fanno rima con le parole “intensità e pressione”, due dogmi del sistema di gioco dell’allenatore Andrea Sottil.
Il lavoro fatto dalla società per permettere ai nuovi di rendere in campo “è un lavoro molto importante. La Serie A sembra sempre un campionato inferiore rispetto ad altri, ma i ragazzi quando arrivano si stupiscono della sua difficoltà. Stanno imparando e siamo fiduciosi che si faranno trovare pronti”. Ci sarà bisogno di ognuno di loro nell’arco della stagione, perché “ogni partita ha tanti momenti all’interno dei 90 minuti – ricorda il direttore dell’area tecnica – e dobbiamo dare del filo da torcere a tutti”.
Le critiche dei tifosi non vengono contestate, ma comprese dal dirigente bianconero: “Dobbiamo lottare sempre. Quando i nostri sostenitori non vedranno una squadra che combatte avranno ragione ad arrabbiarsi – conclude – ma ci vuole un minimo di tempo affinché si crei coesione e il mister trasmetta i propri principi”.