04 settembre 2023
04 settembre 2023

Aké a Udinese Tonight: “Posso dare tanto. Qui grande opportunità”

Le ambizioni del giovane bianconero ospite su TV12

Aké.jpg
Marley Aké si presenta negli studi del Tonight calmo e sicuro di sé. Sa che il suo momento arriverà e che gli intensi allenamenti porteranno i loro frutti. “Voglio raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato, posso dare tanto alla squadra. Lavoro tutti i giorni per avere una chance”, dice con fermezza. Il motivo? “Sono polivalente, ho giocato sia come punta che come esterno. Per crescere ognuno di noi deve essere in grado di occupare tutte le posizioni – afferma – È importante per un attaccante, nel calcio di oggi, saper difendere bene”.

Gli inizi al Marsiglia, storica realtà francese. Prima dei biancazzurri non era un professionista, perciò quella d’esordio “è stata la mia stagione migliore. Subito dopo ho firmato il mio primo contratto e ne sono stato molto felice”. Quell’esperienza, prosegue, “mi ha insegnato tanto, abbiamo concluso secondi e ci siamo qualificati in Champions. I tifosi lì sono fantastici, è stato straordinario”. Proprio con gli Olimpici ha giocato per la prima volta al fianco di Florian Thauvin. “È sempre stato forte – ricorda Aké – Non gioca nella stessa posizione di allora, ma le qualità sono rimaste. Quando farà un gol non si fermerà più”.

A 20 anni l’approdo alla Juventus, un’esperienza formativa per il jolly offensivo: “Se sono andato lì è perché sentivo il bisogno di crescere, e penso che una società come la Juve sia perfetta per questo”. Con la Next Gen ha incrociato Martin Palumbo e Nicolò Cudrig, passati per le giovanili dell’Udinese e ai quali ha “chiesto consigli prima di venire qui”, svela il francese. Poi le presenze in prima squadra sotto la guida di Massimiliano Allegri, del quale porta dentro “gli insegnamenti sull’utilizzo della palla: quando dribblare, giocare velocemente o temporeggiare”.

In Friuli ha trovato il mister Andrea Sottil, che ha forte desiderio di impressionare: “Mi fa allenare sia da seconda punta che da esterno. Sa che posso giocare sia a destra che a sinistra, dato che so crossare con entrambi i piedi”. La differenza tra i due tecnici bianconeri è presto detta: “Allegri chiedeva di venire più basso per poi scattare in avanti, mentre Sottil vuole che sia già avanti, perché il terzo centrale esce con la copertura”. Arrivare a Udine “è una grande opportunità, sono in un club importante del calcio italiano e tanti campioni sono passati di qua”.

Già con alcune presenze in Serie A, Aké è consapevole che “non possiamo fare errori. È un campionato molto difficile, serve tempo per ambientarsi. Per un giocatore che viene dall’estero è sempre complicato, perché si trovano contro squadre tatticamente al top”. Il suo idolo, però, in Italia non ha mai giocato: “Anche se non ha le mie caratteristiche, il mio esempio è Didier Drogba. Compagni da cui ho imparato tanto sono stati Juan Cuadrado e Paulo Dybala – svela il classe 2001, che racconta dell’effetto che gli faceva osservare l’argentino da vicino – Quando lo vedi in allenamento fai sempre ‘wow’, perché mette intensità e abnegazione, oltre che segnare grandi gol”.