19 ottobre 2022
19 ottobre 2022

Coppa Italia Primavera, Udinese-Venezia 10-9 dcr

I bianconeri vincono ai rigori una partita ricca di gol

Tabellino Primavera.jpg
UDINESE-VENEZIA 10-9 dcr (4-4) 
Marcatori: 26’ Cocetta (U), 36’ Berengo (V), 43’ Marrone (V), 64’ Asante (U), 65’ e 74’ Alves (V), 78’ Basha (U), 81’ Pafundi (U) 
 
Rigori: Guessand gol; Sandberg gol; Centis gol; Busato gol; Cocetta gol; Alves gol; Semedo gol; Okoro gol; Basha gol; Leal gol; Iob gol; Berengo parato. 
 
Udinese (4-2-3-1) 
Di Bartolo; Accetta (46’ Iob), Abdalla, Cocetta, Guessand; De Crescenzo (56’ Centis), Castagnaviz (63’ Russo); Basha, Pafundi (98’ Porzio), Pejicic (56’ Asante); Semedo. 
A disposizione: Mecchia, Bassi, Di Lazzaro, Nwachukwu, Nuredini, Caiazzo. 
All. Sturm 
 
Venezia (3-5-2) 
Slowikowski; Remy (64’ Karagiannidis), Busato, Kyvik; Magnusson (46’ Leal), Berengo, Mozzo (46’ Boudri), Borecki (72’ Sandberg), Camolese; Camber (55’ Alves), Marrone (90’ Okoro). 
A disposizione: Sperandio, Baudouin, Da Pozzo, Ivarsson. 
All. Soncin 
 
Arbitro: Diop 
Assistenti: Schirinzi-Cardona 
 
Note: recupero 1’ e 3’ 
Assist: Pafundi (3) (U), Camber (V), Borecki (V), Boudri (V) 
Corner: 4-4 
Ammoniti: Alves (V), Cocetta (U) 
Espulso: Boudri (V) al 105’ per doppia ammonizione 
 
L’Udinese Primavera vince una partita ricca di colpi di scena: i trentaduesimi di Coppa Italia vengono decisi ai calci di rigore. È il primo successo stagionale per i ragazzi si Sturm. I giovani bianconeri studiano gli avversari, ma non disdegnano incursioni rapide. Lo dimostra la prima conclusione della gara, un colpo di testa di Basha bloccato da Slowikowski, al 6’. I lagunari, ancora imbattuti in Primavera 2, non hanno intenzione di fare da vittime sacrificali, ma la frenesia impedisce loro di rendersi davvero pericolosi in avvio. Entrambe le squadre hanno paura di farsi infilare in contropiede, e la manovra è inizialmente macchinosa. Serve un episodio per sbloccare il match, e Pafundi lo crea su punizione al 26’: cross in area sul secondo palo, dove Cocetta sbuca tra le maglie nere e impatta forte di testa per l’1-0. La gara si accende, e il Venezia prova a reagire con Berengo, murato al momento di un tiro che sarebbe stato complesso da parare. Poco dopo i padroni di casa vanno a centimetri dal raddoppio con Basha, che però sottoporta colpisce male. Gol mangiato, gol subito, e i veneti pareggiano i conti al 36’: Camber tiene palla dal limite e innesca Berengo, che di potenza buca Di Bartolo. Sette minuti più tardi fa tutto Marrone: dribbling su Cocetta, ingresso in area sulla destra e diagonale chirurgico per il sorpasso. 
Al 49’ è Cocetta a provare un dribbling su Camber, che gli ruba palla e si invola verso l'area. Il numero 11 serve l'accorrente Marrone, ma il suo sinistro a botta sicura trova il palo a negargli la doppietta. Pochi minuti successivi e Berengo viene murato ancora al momento del tiro, questa volta da Abdalla. I bianconeri sono in apnea, ma a dare ossigeno ci pensa ancora Pafundi. Al 64’ il trequartista porta palla e serve senza guardare Asante, che controlla e calcia all'angolino. La gioia dura solo un minuto, perché Borecki vede il taglio di Alves e lo serve in area. Il neoentrato tocca e dopo il rimpallo su Di Bartolo segna a porta sguarnita. I bianconeri subiscono l'urto e Alves al 74’ ne approfitta per trafiggere con il destro a incrociare il portiere. I lagunari tornano a concedere e al 78’ Basha riduce le distanze: Pafundi serve il compagno, che si sistema la sfera e segna con un tunnel ai danni di Busato. Partita che viaggia a ritmi ormai folli, perché sessanta secondi dopo Guessand viene arpionato in area da Alves. Dal dischetto si presenta Pafundi, che di precisione segna all'angolino chiudendo il mancino. I tempi regolamentari si chiudono così, con un pirotecnico 4-4. 
I supplementari si aprono con un tiro dalla lunga distanza di Sandberg, visto all'ultimo da Di Bartolo che devia in corner. I bianconeri rispondono con Guessand, il cui sinistro viene alzato sopra la traversa da Slowikowski. I ritmi si abbassano a causa della stanchezza, e il Venezia resta addirittura in 10 per l'espulsione di Boudri. La seconda parte della mezz'ora aggiuntiva è ancora più bloccata, e i giocatori in campo pensano anzitutto a non subire il quinto gol. Ad andarci vicino sono i padroni di casa, ma la bagarre in area al 118’ si risolve in un nulla di fatto. 
La gara si decide dal dischetto, e Di Bartolo ipnotizza Berengo al sesto rigore dei lagunari. Vittoria cercata e sofferta per la Primavera, che ai sedicesimi troverà l’Hellas Verona.