18 novembre 2025
18 novembre 2025

Zarraga: "Continuo a lavorare e aspetto la mia occasione"

Il centrocampista a Udinese Tonight

Udinese Vs Milan 20-09-2025 045 © Foto Petrussi .JPG
In questo lunedì di sosta nazionali, l’ospite di Udinese Tonight è stato Oier Zarraga, appena rientrato dalla partita disputata con la selezione dei Paesi Baschi in patria. Con il numero sei bianconero si è parlato proprio di questo match, del momento suo e della squadra, di alcuni suoi compagni e delle differenze tra Italia e Spagna nella crescita del talento.

Sabato, Oier ha vestito la maglia dei Paesi Baschi nell’amichevole benefica disputata contro la Palestina a Bilbao: “È stata una bellissima esperienza, mi ha caricato. Devo ringraziare la società, perché quella dei Paesi Baschi non è una Nazionale ufficiale. Hanno però capito cosa significa per me essere basco e mi hanno lasciato andare a giocare. Era una partita di solidarietà per mandare un messaggio di pace e umanità per tutto quello che sta succedendo, ma per me era anche tornare a casa e giocare in uno stadio importante, quello in cui da piccolo sognavo sempre di giocare. È un ricordo che avrò sempre nel mio cuore”.

Tornando con lo sguardo sul Friuli, si passa a parlare degli obiettivi dei bianconeri per questa stagione: “Per prima cosa dobbiamo fare 40 punti, ma abbiamo una squadra forte che può fare qualcosa in più. Lo scorso anno abbiamo commesso l’errore di rilassarci a fine campionato, ma abbiamo imparato da quell’esperienza e possiamo fare ancora più punti”. 

Poi, il focus passa sulla stagione di Oier Zarraga, che quest’anno trova una folta concorrenza a centrocampo: “Siamo tanti centrocampisti, abbiamo profili diversi. Io continuo a lavorare, aspetto la mia occasione e quando scendo in campo provo a fare il meglio possibile. Ora mi trovo in una situazione che non piace a nessun giocatore, ma quando entro per quei magari dieci minuti devo dare il massimo per aiutare la squadra a fare punti”. Questo suo impegno è sempre apprezzato dai tifosi bianconeri: “Il supporto dei tifosi è importante, soprattutto quando non giochi tanto. Vedere che la gente è sempre con te è bello”.

Come lui, nella rosa bianconera si sta dando da fare per emergere sulla concorrenza Iker Bravo, suo connazionale: “Con lui ho un buon rapporto. È ancora giovane, deve capire che il calcio va veloce e anche quando non giochi devi essere sempre pronto. Ha la qualità per fare la differenza quando entra e lo ha dimostrato. Ha un carattere diverso dal mio, ha solo vent’anni, ma con il tempo capirà tutto”. Chi sta già dimostrando grande maturità, è invece Nicolò Zaniolo: “Zaniolo si è calato in questa realtà con umiltà, dal primo giorno ha mostrato di essere qui per lavorare e per fare le cose con serietà. Ha fatto una bella preparazione fisica e ora è al top. È un attaccante forte, mi ha sorpreso vedere tutta quella tecnica nonostante abbia un fisico imponente. Sta facendo gol importanti e sarà importante per noi in tutto il campionato, in campo si vede quanto ha lavorato in allenamento”. 

Oier è ormai alla sua terza stagione a Udine, ma arriva da un vivaio prestigioso come quello dell’Athletic di Bilbao: “Per me venire a Udine non è stata una scelta facile, venivo da una grande squadra, ma l’Udinese per me è come la NASA, ha tutto per migliorare come giocatore, dallo staff alle strutture. È incredibile tutto quello che hanno messo in piedi per migliorare la squadra”. Per la sua provenienza, gli viene chiesto un confronto tra Italia e Spagna a livello calcistico: “La differenza più grande tra Spagna e Italia è che in Spagna si lavora più sul fare gol che sull’organizzazione. Là sanno muoversi meglio in attacco ed è una cosa che alleni da giovane. Io ho fatto le giovanili dell’Athletic e fino a 16-17 anni non si parlava di vincere le partite, ma solo di quello che dovevo fare nel mio ruolo, come dovevo muovermi, ecc. Se ti danno gli strumenti giusti poi è più facile capirle queste cose”.

Infine, la classica domanda sul ruolo preferito: “Preferisco giocare da mediano perché sono più vicino alla palla. Giocare spalle alla porta non è il mio punto forte”.