
“Siamo inferociti tutti: Proprietà, allenatore e giocatori – tuona Marino ai microfoni - Era una simulazione che andava punita con un’ammonizione. Il var è fatto per correggere questi errori in campo e, in questo caso, non è intervenuto e non ha punito l’errore. Simulazione clamorosa ed errore clamoroso dell’arbitro. Mi aspettavo quantomeno che andasse a rivedere l’azione. Una condotta non regolamentare, come la simulazione, viene premiata con una vittoria. I tre punti in ballo valevano molto per la classifica di entrambe le squadre. Non piacevole, inoltre, il comportamento dello staff della Lazio nel primo tempo, orientato sempre a condizionare l’arbitraggio attraverso atteggiamenti non proprio consoni e, probabilmente, hanno condizionato la gara nel secondo tempo. Infatti, il pubblico si interessava più a fischiare gli errori arbitrali piuttosto che seguire la gara.”
“Nessuna delucidazione da parte sua – continua il Direttore - A fine partita gli ho detto le stesse cose che ho detto ora ai microfoni. Della comunicazione con il var non sappiamo niente, dava per scontato di aver preso la decisione corretta. Mi aspettavo davvero che il var mettesse le cose a posto. Ripeto, soluzione abbastanza evidente.” – conclude Marino.