16 settembre 2023
16 settembre 2023

Cagliari-Udinese, Sottil: “Abbiamo fiducia in questa squadra”

Le parole del tecnico in conferenza stampa

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È un Andrea Sottil sicuro di sé e dei suoi giocatori quello che si presenta alla conferenza stampa prepartita. Il mister garantisce che la squadra “ha lavorato bene durante la sosta. Giochiamo a calcio e gli allenamenti sono intensi, può accadere che qualcuno si infortuni, fa parte del nostro lavoro – continua riferendosi a quanto successo a Keinan DavisOvviamente dispiace, Davis stava facendo allenamenti in gruppo, però l’infortunio non si può controllare. Faremo ciò che dobbiamo con quello che abbiamo, senza piangerci addosso”.

Questo perché “alcuni giocatori vanno condizionati, devono essere messi in maniera ottimale. Altrimenti rischi di non farli performare in partita – spiega – Altri sono arrivati all’ultimo momento e poi andati in nazionale, come Thomas Kristensen e Antonio Tikvic. Roberto Pereyra è un grande professionista, ma un conto è allenarsi da solo e un altro con la squadra. Martin Payero fisicamente sta meglio, ma vanno tutti inseriti gradualmente”.

I bianconeri si presentano per ottenere la prima vittoria stagionale in campionato. Vittoria che dovrà arrivare sfruttando le qualità dei giocatori a disposizione, “non ripensando al passato. Beto accelera come pochi, fa reparto da solo. Le caratteristiche dei centravanti cambiano e dobbiamo essere bravi a metterli in condizione. Ma i gol non devono arrivare solo dagli attaccanti. Abbiamo portato i difensori a fare 14 gol, i centrocampisti ne hanno fatti 15 – argomenta Sottil – I terminali possono essere anche i quinti. Con Lorenzo Lucca, che comunque attacca la profondità, dobbiamo accompagnare e cambiare modo di attaccare”.

Sono proprio le aspettative sui quinti ad essere “molto alte. Voglio che accompagnino l’azione e che siano più presenti in area di rigore. Siamo una squadra che crossa tanto, dobbiamo approfittarne. Abbiamo tirato molto in porta, ma segnando pochi gol: dobbiamo essere più cinici. Stiamo lavorando per questo”, assicura il mister, certo della qualità dei suoi attaccanti. “Sono sicuro che faranno molti gol. Florian Thauvin è cresciuto, Simone Pafundi è pronto a rientrare e Lucca sta migliorando”. Reparto offensivo che potrà contare anche sul Tucu, “un giocatore che dove lo metti, suona”, lo definisce Sottil. “Gli ho fatto fare la mezzapunta, l’interno, il quinto, gli manca solo di fare il braccetto di difesa. Parte da una buona condizione e, se più vicino alla porta, può trovare la giocata vincente”, afferma. A proposito del braccetto, Enzo Ebosse è sempre più vicino al rientro in campo: “È tornato in pianta stabile in gruppo, clinicamente è a posto. Ha comunque bisogno di tempo per riprendere confidenza coi ritmi del campionato”.

Sulla panchina opposta siederà Claudio Ranieri, “un allenatore che mi ha insegnato tanto, con grande personalità e molto pragmatico – ammette Sottil – Riesce a tirare fuori tanto dai suoi calciatori, la sua carriera parla per lui. Io ne ho un bel ricordo, è una persona schietta e diretta e ha reso il Cagliari uguale”. Il tecnico testaccino, prosegue il bianconero, “ha fatto un gran lavoro lo scorso anno, ha preso e formato i rossoblù, gli ha dato un’identità e ha conquistato la Serie A combattendo fino all’ultimo. Adesso la categoria è più difficile, ma la conosce bene e mi aspetto una partita tosta. Ci sarà da battagliare e da correre tanto”.

Unica nota stonata è che “questa partita venga fatta in Sardegna, a settembre, alle 12:30. Credo che ci sia bisogno di un po’ di attenzione nel fare il calendario. Ci aspettiamo 40°, non si può mettere una gara del genere a quest’ora. Forse in Friuli o in Piemonte, dove trovi qualche grado in meno – chiude l’argomento l’allenatore – ma non in Sardegna”.

L’avversario non è da sottovalutare: “Il Cagliari ha giocatori di volume e qualità. La partita va impattata bene, poi conteremo sui subentri. Conosciamo i punti di forza dei sardi, ma anche dove possono patire – asserisce Sottil – Le corsie esterne sono formate da coppie di corsa e sovrapposizione, dovremo essere bravi a smorzare le loro iniziative e a metterli in difficoltà palla al piede”.

In chiusura, l’allenatore bianconero si lascia andare a una descrizione sull’amore per il suo ruolo e gli stimoli che porta. “Questo mestiere me lo sono scelto perché mi piace. Ho conquistato la Serie A col sudore, se non avessi voluto avvertire la pressione sarei rimasto a casa”, dice. “Mi concentro solo sul lavoro. Questa squadra ha cambiato tanto, va dato del tempo per permettere l’adattamento dei nuovi al campionato italiano. La pressione esiste sempre quando sei a questo livello. Vogliamo trovare un grande risultato, ma penso prima a migliorare i calciatori e il gioco”.

“La società – conclude Sottil – sta facendo cose eccezionali in termini di continuità in massima serie, in una città splendida con 100mila abitanti e che può contare su dei tifosi fantastici. Invece vedo qualche giornale, qualche sito, tanto negativo. Si tende a vedere il bicchiere mezzo vuoto. Penso si debba volere più bene all’Udinese, anzi – sottolinea – dobbiamo volerle più bene. È vero che c’è da cominciare a marciare, ma abbiamo cambiato tanto. Diamo un po’ di fiducia, vogliamo un po’ più bene a questa squadra. Ho visto dei miglioramenti e perciò sono ottimista per la gara di domani”.