A poco più di quattro mesi dalla scossa di terremoto del 6 maggio 1976 e a poco più di dieci giorni da quelle dell'11 e 15 settembre, l'Udinese giocava la sua prima partita nel suo attuale impianto, ai tempi ancora colloquialmente denominato "Stadio dei Rizzi". La nuova arena si apre al pubblico ancora incompleta, con la sola tribuna sotto l'iconico arco dotata di gradoni in cemento.
L'avversario di giornata - nel match valido per il campionato di Serie C 1976/77 - è il Seregno, che viene piegato dalla rete di Claudio Pellegrini al quarto d'ora della ripresa. Durante la partita i sismografi registrano un'altra scossa di terremoto, che molti dei 15.000 presenti allo stadio non percepirono, intenti a seguire il gioco.
La costruzione dell'impianto aveva preso il via nel 1973, facendo seguito alla decisione di dotare la città di Udine e l'Udinese di uno stadio più capiente e moderno del Moretti, e sarebbe stata completata definitivamente solo nei primi anni '80, con la costruzione del secondo anello dei distinti e di parte delle curve e dell'installazione delle torri faro e del maxischermo.
Nel frattempo - a seguito di una delibera approvata all'unanimità dal consiglio comunale - l'impianto prende la denominazione di Stadio Friuli a partire dal 3 marzo 1978, anche al fine di ricordare le vittime del terremoto di due anni prima.
Da quel giorno di settembre del 1976 lo stadio di Piazzale Argentina è stato palcoscenico delle gesta dell'Udinese, attraversando ristrutturazioni - la più consistente quella del 2014-2016, che gli ha donato l'aspetto attuale - e cambi di denominazione, diventando prima Dacia Arena, poi brevemente Udinese Arena e infine Bluenergy Stadium. Nei suoi 48 anni di storia ha inoltre ospitato gare valide per i Mondiali e per gli Europei Under 21 e nove incontri della Nazionale italiana.
L'avversario di giornata - nel match valido per il campionato di Serie C 1976/77 - è il Seregno, che viene piegato dalla rete di Claudio Pellegrini al quarto d'ora della ripresa. Durante la partita i sismografi registrano un'altra scossa di terremoto, che molti dei 15.000 presenti allo stadio non percepirono, intenti a seguire il gioco.
La costruzione dell'impianto aveva preso il via nel 1973, facendo seguito alla decisione di dotare la città di Udine e l'Udinese di uno stadio più capiente e moderno del Moretti, e sarebbe stata completata definitivamente solo nei primi anni '80, con la costruzione del secondo anello dei distinti e di parte delle curve e dell'installazione delle torri faro e del maxischermo.
Nel frattempo - a seguito di una delibera approvata all'unanimità dal consiglio comunale - l'impianto prende la denominazione di Stadio Friuli a partire dal 3 marzo 1978, anche al fine di ricordare le vittime del terremoto di due anni prima.
Da quel giorno di settembre del 1976 lo stadio di Piazzale Argentina è stato palcoscenico delle gesta dell'Udinese, attraversando ristrutturazioni - la più consistente quella del 2014-2016, che gli ha donato l'aspetto attuale - e cambi di denominazione, diventando prima Dacia Arena, poi brevemente Udinese Arena e infine Bluenergy Stadium. Nei suoi 48 anni di storia ha inoltre ospitato gare valide per i Mondiali e per gli Europei Under 21 e nove incontri della Nazionale italiana.