25 maggio 2024
25 maggio 2024

Primavera 2, le voci dal campo: “Una sola vittoria per raggiungere l’obiettivo”

Le parole di Pejicic, Malusà e mister Bubnjic

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L’Udinese Primavera si esalta e supera per 3-1 l'Ascoli nella semifinale playoff del campionato. ”Sono molto felice - afferma David Pejicic, mattatore del match - Lo sono per me, ma soprattutto per la squadra. Senza di loro non avrei potuto fare né gol né assist. È stata dura, abbiamo lavorato tanto e per questo siamo in finale. Speriamo di vincere”. Per il trequartista giocare in trasferta nella finale contro il Venezia non costituirà uno svantaggio: “È uguale, ci prepareremo duramente e anche loro, ci conosciamo a vicenda. Andremo entrambi al 100% e vedremo chi è il più forte”.

Una prestazione maiuscola da parte di ogni singolo bianconero, ma minacciata sull’1-0 da un rigore contro. Con la sicurezza dei grandi, Joel Malusà ha percepito la direzione e sventato il possibile pari ospite. “Quando l'arbitro ha fischiato ho avuto un po' di paura, poi ho visto che il rigorista era un mancino e questi tendono a incrociare - commenta sorridendo - A Napoli non ne ho parati tanti, ma oggi ero sicuro di me stesso ed ero certo di prenderlo”. Gli ingredienti? Li spiega lui stesso: “Intuizione, fortuna e preparazione. Ieri abbiamo lavorato su questa situazione a fine allenamento, oggi per fortuna è andata bene”. Poi i pensieri vanno al Venezia, con la consapevolezza che “dobbiamo prepararci al meglio, al ritorno abbiamo perso prendendo due gol in due minuti. Siamo stati 'tonti', diciamo, per questo dovremo arrivare pronti e giocarci il tutto per tutto per tornare in Primavera”.

Soddisfatto del presente mister Igor Bubnjic: “Mi sento molto contento, meritiamo questa finale perché abbiamo lavorato tanto quest'anno e i ragazzi sono cresciuti molto. Ci ho sempre creduto, ora ci manca una sola vittoria per raggiungere l'obiettivo che ci eravamo posti all'inizio”. L'atto conclusivo, anticipa, sarà “una partita più dura di queste due, guarderemo a noi stessi lavorando sui nostri principi e sul nostro gioco. Se faremo questo, con grinta e voglia, sono certo che sarà una sfida bellissima da vedere. Invito tutti a venire per questa finale”. I suoi ragazzi non si sono abbattuti neanche negli scampoli di gara in cui pativano l’intensità dell’Ascoli, una cosa che “dimostra intelligenza. Ci sono dei momenti in cui andiamo in difficoltà, è normale, anche lì si nota la mentalità che i ragazzi hanno assorbito. Imparando a soffrire e mettendo personalità. Così si crea una squadra, in cui tutti giocano l'uno per l'altro come una famiglia e ciò rende possibile riuscire a fare qualsiasi cosa”.