Nella giornata di ieri Alessandro Gridel, mister dell'Under 17 bianconera, è stato ospite al programma The Factory di Media 24. Ha parlato dell'ottimo momento della sua squadra in campionato, del lavoro sul campo di allenamento e delle prospettive del suo gruppo.
“Abbiamo iniziato molto bene" ha affermato Gridel. "Abbiamo vinto le prime tre con due squadre inferiori a noi e con il Monza – contro cui abbiamo fatto una grande partita e preso consapevolezza dei nostri mezzi – poi abbiamo perso contro il Milan, ma abbiamo assunto ancora più consapevolezza perché ce la siamo giocata alla pari con i vicecampioni d’Italia, poi due pareggi e una vittoria. Domenica abbiamo pareggiato contro il Cagliari ed è stato un peccato perché erano un’altra squadra inferiore a noi, ma siamo rimasti in dieci e abbiamo preso il pareggio all’ultimo. È un inizio molto positivo”.
“Contro il Cagliari è stata una partita dai due volti. Fino all’espulsione abbiamo dominato, più a livello di possesso che di occasioni. Di questo ne abbiamo parlato con i ragazzi, quando siamo superiori e passiamo pure in vantaggio subito bisogna proseguire e quando abbiamo l’opportunità di chiudere la partita dobbiamo accelerare ulteriormente. Poi dal 60’ siamo rimasti in dieci, abbiamo sofferto tantissimo per dieci minuti in cui siamo stati timorosi e ci siamo abbassati – quando potevamo continuare a fare le stesse cose con qualche aggiustamento – e poi non abbiamo più sofferto se non all’ultimo, quando abbiamo preso il gol su una mischia”.
Ora all'Under 17 tocca la difficile sfida sul campo dell'Atalanta. “Giochiamo contro i campioni d’Italia – perché i 2008 hanno vinto il loro campionato – e ci stiamo preparando in maniera consapevole. Abbiamo parlato con i ragazzi, vogliamo andare là da squadra che è davanti in classifica, da squadra di quel livello. Dobbiamo fare una partita umile ma anche avere la consapevolezza che se vogliamo arrivare in alto queste partite dobbiamo giocarcele alla pari. La squadra in realtà è già pronta, sono partite che si preparano da sole”.
Come funziona il lavoro sul campo di allenamento per i giovani bianconeri? “La settimana tipo ha quattro allenamenti – ogni tanto proviamo a inserire il quinto, ma non è facile con gli impegni scolastici – dal martedì al venerdì. La gestione varia da settimana a settimana, ma in generale i primi giorni ci concentriamo su noi stessi e la parte fisica è preponderante, tra il primo e il secondo giorno ci sono buoni tre quarti d’ora di forza e di corsa, mentre la parte tecnico tattica varia. Man mano che ci avviciniamo alla domenica prepariamo sempre più la partita ma sempre mantenendo i nostri principi e le nostre idee, con delle informazioni sull’avversario e quindi degli adattamenti su quello che troviamo la domenica”.
Al Bruseschi c'è il vantaggio di lavorare fianco a fianco con la Primavera e la Prima Squadra. “I tecnici della Primavera e della Prima Squadra li vedo sul campo di allenamento. La Prima Squadra la vado a vedere quando si allena anche per prendere spunto, soprattutto sulla gestione, in cui Runjaic è forte, mentre con la Primavera ci alleniamo sullo stesso campo quindi c’è modo di confrontarsi. Personalmente mi confronto con dei membri dello staff della prima squadra che prima erano nelle giovanili e conosco da anni”.
Infine, una valutazione sul gruppo: “Ci sono ragazzi di grande prospettiva, è una squadra forte, che magari negli ultimi anni non ha ottenuto quello che poteva ottenere a livello di risultati. L’obiettivo è crescere individualità, far sì che i giocatori migliorino individualmente e penso che ci stiamo riuscendo. Abbiamo già avuto un ragazzo in Nazionale slovena a inizio anno, uno che ha fatto le qualificazioni agli Europei con l’Albania, uno che è stato convocato dall’Italia e che in teoria dovrebbe tornarci per le prossime gare e ci sono anche altri ragazzi che hanno la possibilità di andare in Nazionale. Parlando con loro li stimoliamo da questo punto di vista, l’obiettivo dev’essere quello. Ci sono ragazzi molto interessanti”.
“Abbiamo iniziato molto bene" ha affermato Gridel. "Abbiamo vinto le prime tre con due squadre inferiori a noi e con il Monza – contro cui abbiamo fatto una grande partita e preso consapevolezza dei nostri mezzi – poi abbiamo perso contro il Milan, ma abbiamo assunto ancora più consapevolezza perché ce la siamo giocata alla pari con i vicecampioni d’Italia, poi due pareggi e una vittoria. Domenica abbiamo pareggiato contro il Cagliari ed è stato un peccato perché erano un’altra squadra inferiore a noi, ma siamo rimasti in dieci e abbiamo preso il pareggio all’ultimo. È un inizio molto positivo”.
“Contro il Cagliari è stata una partita dai due volti. Fino all’espulsione abbiamo dominato, più a livello di possesso che di occasioni. Di questo ne abbiamo parlato con i ragazzi, quando siamo superiori e passiamo pure in vantaggio subito bisogna proseguire e quando abbiamo l’opportunità di chiudere la partita dobbiamo accelerare ulteriormente. Poi dal 60’ siamo rimasti in dieci, abbiamo sofferto tantissimo per dieci minuti in cui siamo stati timorosi e ci siamo abbassati – quando potevamo continuare a fare le stesse cose con qualche aggiustamento – e poi non abbiamo più sofferto se non all’ultimo, quando abbiamo preso il gol su una mischia”.
Ora all'Under 17 tocca la difficile sfida sul campo dell'Atalanta. “Giochiamo contro i campioni d’Italia – perché i 2008 hanno vinto il loro campionato – e ci stiamo preparando in maniera consapevole. Abbiamo parlato con i ragazzi, vogliamo andare là da squadra che è davanti in classifica, da squadra di quel livello. Dobbiamo fare una partita umile ma anche avere la consapevolezza che se vogliamo arrivare in alto queste partite dobbiamo giocarcele alla pari. La squadra in realtà è già pronta, sono partite che si preparano da sole”.
Come funziona il lavoro sul campo di allenamento per i giovani bianconeri? “La settimana tipo ha quattro allenamenti – ogni tanto proviamo a inserire il quinto, ma non è facile con gli impegni scolastici – dal martedì al venerdì. La gestione varia da settimana a settimana, ma in generale i primi giorni ci concentriamo su noi stessi e la parte fisica è preponderante, tra il primo e il secondo giorno ci sono buoni tre quarti d’ora di forza e di corsa, mentre la parte tecnico tattica varia. Man mano che ci avviciniamo alla domenica prepariamo sempre più la partita ma sempre mantenendo i nostri principi e le nostre idee, con delle informazioni sull’avversario e quindi degli adattamenti su quello che troviamo la domenica”.
Al Bruseschi c'è il vantaggio di lavorare fianco a fianco con la Primavera e la Prima Squadra. “I tecnici della Primavera e della Prima Squadra li vedo sul campo di allenamento. La Prima Squadra la vado a vedere quando si allena anche per prendere spunto, soprattutto sulla gestione, in cui Runjaic è forte, mentre con la Primavera ci alleniamo sullo stesso campo quindi c’è modo di confrontarsi. Personalmente mi confronto con dei membri dello staff della prima squadra che prima erano nelle giovanili e conosco da anni”.
Infine, una valutazione sul gruppo: “Ci sono ragazzi di grande prospettiva, è una squadra forte, che magari negli ultimi anni non ha ottenuto quello che poteva ottenere a livello di risultati. L’obiettivo è crescere individualità, far sì che i giocatori migliorino individualmente e penso che ci stiamo riuscendo. Abbiamo già avuto un ragazzo in Nazionale slovena a inizio anno, uno che ha fatto le qualificazioni agli Europei con l’Albania, uno che è stato convocato dall’Italia e che in teoria dovrebbe tornarci per le prossime gare e ci sono anche altri ragazzi che hanno la possibilità di andare in Nazionale. Parlando con loro li stimoliamo da questo punto di vista, l’obiettivo dev’essere quello. Ci sono ragazzi molto interessanti”.