07 agosto 2022
07 agosto 2022

Dinamo Zagabria-Udinese 0-1

La Primavera bianconera vince la finale del Memorial Mladen Ramljak

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DINAMO ZAGABRIA-UDINESE 0-1 (0-1) 
Marcatori: 36’ Nuredini 
 
Dinamo Zagabria (4-3-3) 
Klarin; Gubijan (49’ Ruskovacki), Katinic, Zivkovic, Cvetko (49’ Vuko); Brkljaca (64’ Gec), Caic (55’ Topic), Lukanic; Krdzalic, Ilecic (48’ Culjak), Rukavina (65’ Tonon). 
A disposizione: Prslja, Katalinic, Leko. 
All. Senzen 
 
Udinese (3-5-2) 
Di Bartolo Zuccarello; Iob, Moratti, Nuredini; Russo, Centis (79’ Podda), Zunec, Bassi, Di Lazzaro (64’ De Crescenzo); Pejcic (67’ Demiroski), Campanile (80+3’ Pafundi). 
A disposizione: Mecchia, Accetta, Nwachukwu, Armani, Curkovic. 
All. Sturm 
 
Arbitro: Culjak 
Assistenti: Maric-Vinko 
IV Uomo: Vukusic 
 
Note: recupero 1’ e 5’ 
Assist: - 
Ammoniti: Di Lazzaro, Centis, Campanile (U); Caic, Katinic, Vuko (D) 
 
L’Udinese Primavera vince la finale contro la Dinamo Zagabria e porta a casa il prestigioso trofeo dedicato a Mladen Ramljak. I padroni di casa cominciano la partita trascinati dal fattore campo. Il gioco croato si sviluppa molto sulle fasce, soprattutto lungo la sinistra, dove Rukavina si rivela molto presto essere cliente scomodo. Brilla Brkljaca, mezz’ala di inserimento con un gran destro dalla media distanza, costante spina nel fianco della retroguardia bianconera. Che però regge l’urto e lascia sfogare la Dinamo, cercando di ripartire approfittando degli spazi in cui infilarsi. Anche i croati però difendono con ordine, e l’unica occasione nel primo quarto di gara per i bianconeri è un cross di Di Lazzaro che staziona qualche istante nel cuore dell’area piccola, allontanato dai difensori avversari. La Dinamo cresce e ha due chiare occasioni nel giro di poco più di un minuto: al 28’ Di Bartolo è chiamato al grande intervento su una volée di Ilecic. Il mancino sul primo palo viene respinto dal portiere bianconero in controtempo. Tocca poi a Rukavina liberarsi con un dribbling e provare a piazzare il destro a giro da posizione insidiosa: il risultato è una traversa piena. Sembra fatta per il gol croato, ma da un grande intercetto parte il contropiede bianconero, iniziato con un tacco di Pejicic e finito con lo stesso numero 19 atterrato al limite dell’area. Da punizione si presenta Nuredini, che di sinistro coglie una deviazione provvidenziale della barriera che spiazza Klarin e vale il vantaggio bianconero al 36’. La Dinamo non ci sta e si proietta in avanti per trovare un pareggio prima dell’intervallo che però non arriva. Ci prova Brkljaca dalla media distanza, palla alta, e poi serve ancora Di Bartolo per salvare la porta ospite sull’ottimo tiro di Cvetko. 
La seconda frazione comincia come si era chiusa la precedente: padroni di casa in attacco alla ricerca del pari che potrebbe arrivare al 47’ col sinistro di Caic, il quale però coglie solo la base interna del palo prima di rotolare lontano dalla porta bianconera. La difesa ospite vacilla e prova ad approfittarne il neoentrato Ruskovacki, il cui sinistro da buona posizione termina largo. Udinese che dopo lo spavento si compatta e amministra palloni importanti con Centis e Zunec. Passa tempo prezioso ma la manovra è spesso imprecisa, e il pallino del gioco torna velocemente tra i piedi della Dinamo. Un possesso che è sterile grazie all’attenzione dei ragazzi di Sturm, che concedono l’occasione successiva solo al 70’: Culjak si libera bene in area, ma Di Bartolo lo ipnotizza e salva ancora i bianconeri. Che pochi minuti dopo potrebbero raddoppiare, ancora da calcio di punizione: Centis calcia in mezzo e trova Iob, che incespica sul pallone al momento del tiro e l’azione sfuma. Dinamo che si ricatapulta in avanti ma non ne ha più, e lascia dietro praterie che gli ospiti sfruttano per guadagnare punizioni e secondi. C’è chi ha più fiato degli altri, e Russo raccoglie le ultime energie per mettere il turbo sulla destra al 78’. Il cross in mezzo del numero 7 trova Campanile tutto solo dopo una corsa a perdifiato, che si fa sentire al momento del tiro. Poca forza e pallone tra le braccia di Klarin. Gli ultimi minuti sono di marca croata, ma i bianconeri resistono all’assedio con la giusta dose di cattiveria e concretezza e portano a casa la vittoria da imbattuti contro i favoriti padroni di casa.