25 maggio 2024
25 maggio 2024

Primavera 2, Udinese-Ascoli 3-1

I bianconeri sono in finale!

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UDINESE-ASCOLI 3-1 (0-0) 
 
Marcatori: 51’ Pejicic (U), 71’ Russo (U), 89’ aut. Abankwah (A), 90+8’ Bonin (U) 
 
Formazione Udinese: Malusà, Lazzaro (87’ Scaramelli), Palma, Nwachukwu, Abankwah, Bozza, Barbaro (63’ Demiroski), Di Leva, Asante (87’ Tedeschi), Pejicic (75’ De Crescenzo), Russo (75’ Bonin). 
A disposizione: Cassin, Shpuza, Olivo, Nuredini, Cella, Caccioppoli, El Bouradi. 
All. Bubnjic 
 
Formazione Ascoli: Sciammarella, Caucci, Cozzoli, Maiga Silvestri (67’ Lattanzi), Gaffuri (77’ Gorica), Piermarini, Deriu (67’ Ciccanti), Bando, Tarantino (90+2’ Colaiacomo), Lo Scalzo (90+2’ Solmonte), D’Uffizi. 
A disposizione: Mengucci, Sottil, Di Teodoro, Barrotta, Loretucci, Gaspari, Gorica. 
All. Ledesma 
 
Arbitro: Diop 
Assistenti: Taverna-Rizzello 
 
Note 
Recupero: 0’ e 9’ 
Corner: 3-6 
Assist: Asante (U), Pejicic (U) 
Ammoniti: Tarantino (A), Di Leva (U), Barbaro (U) D’Uffizi (A), Russo (U), Bonin (U) 
Espulso Gorica (A) al 90+5’ per gioco scorretto 
 
Una prova maiuscola a Fontanafredda vale alla Primavera la finale di campionato. L’avvio è di marca bianconera, con la chance sul tacco di Di Leva al 5’ dopo una buona manovra collettiva. Al 12’ l’occasione migliore della frazione: Asante strappa palla dai piedi di Gaffuri sulla trequarti e si invola verso Sciammarella, anticipando però troppo il tiro e spedendo fuori. Due minuti più tardi è Pejicic a tentare una volée dalla sinistra dell’area, troppo schiacciata e bloccata dal portiere avversario. Al 20’ si fanno vedere gli ospiti con un inserimento pericoloso di Maiga Silvestri, ben disinnescato dalla retroguardia. Passano alcuni istanti e un contropiede quasi costa lo svantaggio alle zebrette: Cozzoli crossa teso per la testa di D’Uffizi, che davanti alla porta riesce soltanto a sfiorare il pallone senza indirizzarlo. In un momento di flessione nei ritmi è Palma ad arrivare al sinistro dal limite al 35’, purtroppo sopra la traversa. Stessa zona e stesso destino per una botta di Lazzaro sul finale di primo tempo. 
Comincia la ripresa e la gara si sblocca al 51’ con un destro da favola di Pejicic: Russo insiste e sfonda in area, serve Asante all’altezza del dischetto che scarica dietro per il numero dieci, colpo dolcissimo e vantaggio. L’Ascoli si fa sotto e al 57’ trova il rigore con una conclusione svirgolata di Lo Scalzo che prende la mano di Nwachukwu. Dal dischetto si presenta Tarantino pronto a pareggiare il match. La punta ospite non ha però chiesto il permesso a Malusà: mancino piazzato alla sinistra del portiere bianconero, che azzecca la direzione e blocca in due tempi tra gli applausi di compagni e tifosi. Asante avrebbe il pallone buono per infierire ulteriormente sul morale dei marchigiani allo scoccare dell’ora di gioco, ma a tu per tu con Sciammarella calcia clamorosamente a lato. Tarantino cerca di farsi perdonare al 65’ fiondandosi su un passaggio di Cozzoli, ma Nwachukwu stavolta è superlativo e in scivolata cancella il possibile gol dell’attaccante. Come nella più classica delle tradizioni, gol mangiato è uguale a gol subito: pressing asfissiante dei padroni di casa e sfera che arriva a Pejicic, imbucata per Russo sulla destra che incrocia e raddoppia al 71’. Un paio di minuti successivi Lazzaro si presenta per il gol del k.o. tecnico, salvato sulla linea da Caucci a portiere battuto. Gli ospiti abbozzano una reazione all’83’ con D’Uffizi, il cui tiro viene parato bene da un attento Malusà. Il finale è da brivido, con le distanze dimezzate per uno sfortunato autogol di Abankwah dopo un tiro di Lattanzi smorzato e rimasto a pochi centimetri porta. A inizio recupero un altro intervento sulla linea, stavolta di Cozzoli, spezza l’urlo di gioia in gola al neoentrato Tedeschi. Ultimissimi istanti in superiorità numerica per i ragazzi di Bubnjic, per entrata con piede a martello di Gorica che costa al centrocampista il rosso diretto. L’assedio ascolano permette al 98’ a Bonin di percorrere metà campo di corsa e, con un pallonetto al velluto, segnare la rete che chiude il match. Bianconeri che approdano così all’ultimo atto contro il Venezia con merito e tanto, tanto cuore.