20 agosto 2022
20 agosto 2022

Udinese-Salernitana, Sottil: “Partita scorbutica. Bravi i ragazzi”

Il mister ha parlato dopo il pari casalingo

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Non usa mezzi termini e non nasconde il disappunto per lo 0-0 Andrea Sottil. Ma è fiero di quello che hanno fatto i suoi ragazzi. “Mi aspettavo una partita molto tattica, molto scorbutica. L’abbiamo iniziata un po’ contratti, poi la squadra si è distesa bene e nella seconda parte del primo tempo abbiamo giocato un buon calcio, molto reattivo. Erano in difficoltà e avremmo dovuto segnare”, ammette Sottil. Un match complicato dall’espulsione di Perez nel recupero del primo tempo, al quale l’allenatore ha fatto fronte cambiando Makengo, uno dei due centrocampisti ammoniti assieme a Walace, per Lovric. “Con un uomo in meno ho fatto una scelta e messo dentro Lovric per avere un uomo che raccordasse le uscite – spiega Sottil – Makengo è più di percussione, ma da quel lato avevo già Udogie. Lovric è uno che ha l’ultimo passaggio e sa accompagnare l’azione. È più mezzala che play, ma lavorandoci può fare entrambi i ruoli”. Un invito a provarlo anche in altri ruoli con diversi moduli, ma la questione è rimandata al domani: “Col 4-3-1-2 vedremo, ora pensiamo a questo punto e ad andare avanti”.
Buona prestazione di Udogie, “un giocatore che si è visto già l’anno scorso. La sua propulsione per noi è importante, ha margini di miglioramento incredibili, deve attaccare più gli spazi. Ha fatto due grandi chiusure difensive, e quando fai quelle diagonali puoi giocare e ribaltare le partite sia da quarto che da quinto”. Sottil sceglie le parole con cura per stimolare e non abbattere i suoi giocatori. A chi gli chiede della prestazione offensiva bianconera, il mister risponde affermando che Success ha lavorato tanto, qualche rifinitura poteva essere fatta meglio, ma abbiamo avuto parecchie possibilità nel primo tempo. Dobbiamo andare avanti così. Ho visto la voglia di girarsi ed attaccare degli attaccanti, che sono sempre bravi se segnano e meno bravi se non lo fanno, ma ho visto la loro caparbietà. Sono convinto che i gol arriveranno, gli attaccanti che ho sono forti e concentrati”. Un gol sarebbe potuto arrivare dopo cinque minuti dal fischio d’inizio, sul calcio di rigore assegnato per un tocco col braccio di Bronn, poi convertito dall’arbitro in corner dopo aver rivisto l’azione al monitor. “Hanno detto che il pallone ha preso ascella e sottobraccio, quindi non saprei dire se fosse rigore – spiega Sottil – Il movimento è scomposto e ha occupato lo spazio, ma l’arbitro ha detto che si ferma sull’ascella. Ho un po’ di perplessità anche qui come ce le avevo a Milano. Non siamo stati molto fortunati col Var in queste due partite”.
Anche l’espulsione di Perez ha lasciato degli strascichi: “Per me è molto dubbia e mi sono consultato con l’arbitro, con il quale ho un buon rapporto, che mi ha detto aver punito il gioco pericoloso. Poteva bastare il giallo”. La reazione però è stata di squadra: “Bravi i ragazzi a cambiare subito sistema e seguire alla lettera quello che gli ho detto, sacrificandosi e ripartendo. Complimenti anche a chi è entrato perché ha svolto il suo compito. Questo è un punto guadagnato per la grande compattezza del gruppo. Mi sarebbe piaciuto vederli in 11”. In chiusura, Sottil si congratula con i suoi per il “grande ordine tattico e intelligenza. Spesso queste partite le perdi perché magari vuoi vincerla e ti spingi troppo in avanti, ma insieme abbiamo ragionato su cosa fosse meglio fare. È mancato solo il gol. Dopo l’espulsione o cerchi di fare una partita serrata e coprire l’ampiezza del campo o te la giochi come abbiamo fatto. Ho visto i ragazzi pronti fisicamente e hanno fatto quello che dovevano con grande ordine e abnegazione. Le scelte le faccio io ma ancora complimenti a loro per aver fatto quello che volevo”.