12 aprile 2021
12 aprile 2021

Marino: "Possiamo arrivare decimi"

Le parole del Direttore dell'Area Tecnica a Udinese TV

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Il Direttore dell'Area Tecnica Pierpaolo Marino è stato l'ospite d'eccezione della puntata di questa sera di Udinese Tonight.
Ecco le sue dichiarazioni:

<<Il mio compito è anche di difendere un po’ i giocatori. È una squadra che virtualmente ci ha già portato alla salvezza, una cosa che non accadeva da anni a Udine. Detto questo tutti devono continuare ad impegnarsi, perché Paron Pozzo ci ha dato l’obiettivo del decimo posto. È un obiettivo che possiamo perseguire e per questo i giocatori devono impegnarsi. L’impegno dei giocatori, al di là delle partite, va visto in allenamento. Questi giocatori in allenamento sono esemplari perché eseguono le richieste e ci mettono molta professionalità. Poi succede che escano partite che non ti aspetti rispetto a quanto visto in allenamento. Tutto dipende anche dagli avversari, la sconfitta contro il Torino è la più grave, una vittoria poteva lanciarci in classifica. Contro Lazio e Atalanta invece una sconfitta ci può stare. Non dico che la squadra non si impegni, dico che in alcune fasi della partita non mette la cattiveria che ci vuole. Quando arriviamo in zona goal non siamo cattivi come invece dovrebbe essere una squadra che ha il sangue agli occhi. Tutto il lavoro della settimana deve essere trasformato nell’obiettivo del goal. I giocatori si allenano, sono professionali, però la domenica non rispecchia il loro impegno settimanale. Nel calcio bisogna essere pragmatici, se perdi tre partite consecutive tutti devono prendersi le loro responsabilità. La partita di Crotone è indispensabile. 

L’anno scorso abbiamo fatto tanti punti, 45, anche se abbiamo concluso il campionato al 12° posto. Quest’anno si abbassa la media dei punti necessari per la salvezza. Lo scorso anno il nostro campionato è stato sottovalutato, perché 45 punti sono tanti. Quest’anno la rosa è più attrezzata rispetto all’anno scorso, con la condizione che i giocatori siano “sani”. Stefano Okaka, per esempio, si è sottoposto ad un intervento chirurgico, ha avuto il Covid per tre settimane e un ematoma. Deulofeu, fiore all’occhiello del gruppo, ha giocato 5/6 partite e non abbiamo mai potuto utilizzarlo al 100% delle sue potenzialità. Abbiamo anche avuto 14/15 giocatori con il Covid e non sappiamo di preciso quali sono le ripercussioni del Covid. Gli infortuni hanno colpito i giocatori più importanti della rosa. Nuytinck, giocatore importantissimo, ha giocato solo 15/16 partite. La rosa va esaminata nelle situazioni che si creano. Quest’anno abbiamo avuto molti problemi. Dalla settima partita in poi abbiamo intrapreso una rincorsa simile a quella delle ultime 12 partite dello scorso campionato. La rosa è più forte ma le difficoltà sono state maggiori. Non dimentichiamo che ci sono rose forti come noi che si giocheranno la salvezza.

Ho parlato con il dott. Tenore nel pomeriggio. Domani Deulofeu si sottoporrà a una terapia “esplorativa” per ripulire il menisco. È un peccato perché noi pensavamo di poterlo utilizzare nelle ultime partite. Il ragazzo spera di poter giocare le ultime due tre partite, i medici però sono scettici su questo. Staremo a vedere. 

Se ripensiamo a quando abbiamo inventato Gotti come allenatore della prima squadra, in quel periodo l’Udinese aveva subito undici gol in due partite. Lui è arrivato dopo che tutto era stato raso al suolo e ha vinto subito a Genova, dando una svolta. Non possiamo che essere soddisfatti sia in termini di media punti sia per quanto riguarda il lavoro quotidiano. Sono molto soddisfatto del suo lavoro. Ognuno di noi può fare di meglio, io per primo, però a Gotti è stato chiesto di crescere in poco tempo e lui è cresciuto. Mi sembra assurdo discutere di Gotti in questa situazione. Dobbiamo discutere delle caratteristiche che ci potranno far chiudere il campionato al posto che il presidente vuole. All’inizio dovevamo raggiungere la salvezza anticipata, adesso abbiamo alzato l’asticella e Gotti sta rispondendo a tutte le aspettative sia in termini di media punti dia in termini di proposta di gioco. Riguardo ai goal non abbiamo trasformato il lavoro svolto e la proposta di gioco portata avanti, ma questo è dovuto anche a causa di tutte le difficoltà degli attaccanti. Quelli che subentrano sono bravi, non mollano mai.

Il presidente Pozzo ha dato fiducia alla squadra e questo è un atto di signorilità ed eleganza. Nel complesso i giocatori hanno un grande rispetto del presidente Pozzo e tutti i dialoghi sono stati improntati alla massima professionalità. Abbiamo perso contro il Torino e adesso lui può applicare tutto quello che ritiene necessario per raggiungere l’obiettivo. Io ho fiducia in questo gruppo perché lavora bene. Ogni giorno imparo cose nuove e nella mia carriera, quando ho visto squadre lavorare bene, i risultati sono sempre arrivati. Il merito di questa Udinese è quello di essersi tirato fuori ben presto dalla zona retrocessione>>.