08 maggio 2019
08 maggio 2019

Il prossimo avversario: il Frosinone

Matematicamente già retrocessi, i ciociari in casa potrebbero vendere cara la pelle

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cinque punti in 17 partite, frutto di cinque pareggi. Alla casella vittorie permane – e ci auguriamo sia ancora così anche domenica sera – il numero 1. Si sintetizza così il rendimento interno del Frosinone in questa serie A, il secondo peggiore del campionato dopo il Chievo. Attenzione, dunque, alla più classica delle partite-trappola con i ciociari già aritmeticamente retrocessi ma con lo stimolo di voler regalare una gioia al proprio pubblico che li ha sostenuti ed incoraggiati sempre, nonostante la salvezza non sia mai stata realmente a portata di mano nell'arco della stagione.
La gara di andata sancì l'inizio dell'era Baroni, in cui i gialloblu hanno raccolto 16 dei 24 punti totali sin qui conquistati. Un miglioramento oggettivo ma non tale da potersi garantire la permanenza in serie A. Tallone d'Achille del Frosinone, la difesa - terzultima del campionato con 64 gol subiti – fragile e spesso condannata di errori individuali. Neanche l'attacco è andato meglio quest'anno, fermandosi a 28 gol realizzati, peggio ha fatto solo il Chievo con 25. Numeri impietosi, dunque, per una squadra che, tuttavia, ha un buon rendimento in trasferta dove ha conquistato 4 delle 5 vittorie sin qui ottenute oltre a 4 pareggi, per 16 punti totali. Allo Stirpe, invece, la musica cambia radicalmente, solo il Parma, infatti, è uscito sconfitto da quello stadio in cui il Frosinone ha perso per ben 11 volte. Dall'arrivo di Marco Baroni la squadra ha cambiato spartito tattico insistendo sul 3-5-2, facile, dunque, che domenica le due squadre saranno in campo a specchio. 
In porta Marco Sportiello, titolare sin qui, sarà squalificato, prima apparizione stagionale in serie A, allora, per Francesco Bardi al suo posto. In difesa Baroni dovrebbe insistere su Goldaniga, Ariaudo e Brighenti. Tutti e 3 sono giocatori piuttosto statici che vanno in difficoltà se presi in velocità da attaccanti tecnici e rapidi anche in contropiede. Attenzione, dunque, a questa chiave tattica potendo fare affidamento su gente come De Paul, Lasagna e Pussetto. Sugli esterni Paganini, reduce dal gol al Sassuolo, occuperà la corsia di destra, occhio alla sua facilità di corsa ed anche ad una buona tecnica individuale nell'uno contro uno. Dal lato opposto un giocatore dalle doti offensive meno accentuate con Beghetto.
In mezzo più opzioni per Baroni, lo storico capitano Sammarco rivendica una conferma da titolare dopo essere andato anche a segno a Reggio Emilia ma è insidiato dal corridore Chibsah, al suo fianco in mediana altri due tra Valzania e Cassata, favoriti su Maiello e Gori, giocatori, questi ultimi, più di piede che di inserimento.
In avanti il Frosinone può vantare i giocatori più qualitativi della rosa. Su tutti spicca Camillo Ciano, uomo mercato, e calciatore dotato di un ottimo sinistro: occhio, quindi, alla sua pericolosità sulle palle inattive e sui calci da fermo, anche dalla grandissima distanza. Il prodotto del vivaio del Napoli è andato a segno 7 volte in campionato, una delle quali proprio all'andata su un dubbio rigore concesso ed è il capocannoniere della squadra. Al suo fianco uno tra Pinamonti e il vecchio drago Ciofani, uomo simbolo dei ciociari. Entrambi sono a quota 5 reti in stagione ma hanno caratteristiche diverse. Pinamonti è più mobile e può colpire anche dalla distanza come fatto, ad esempio, contro la Fiorentina: al suo primo anno vero di serie A il classe '99 scuola Inter ha fatto vedere delle buone cose. Ciofani, invece, è la classica punta d'area di rigore, stazza imponente, buoni colpi, molto forte di testa.
Occhio, quindi, a non sottovalutare il Frosinone, sicuramente inferiore dal punto di vista tecnico ma libero mentalmente dopo la retrocessione.