30 aprile 2022
30 aprile 2022

Cioffi: "Affrontiamo i Campioni d'Italia mentalizzati e con ambizione"

L'allenatore bianconero presenta la sfida contro l'Inter

I temi di Udinese - Inter sono stati presentati, alla vigilia del match di domani delle Dacia Arena, da mister Gabriele Cioffi ai microfoni di Udinese Tv.
Ecco le sue parole:

Mister, dopo il trionfo di Firenze la sfida all’Inter in lotta per lo scudetto ma reduce dal ko di Bologna. Si alza l’asticella ma che sapore ha questa grande partita visto anche lo slancio con cui ci arriva l’Udinese? Le do un dato, si arriva a questa gara tra le due squadre che hanno avuto la media punti più alta del campionato ad aprile (2.4 Inter, 2.2 Udinese) questo la dice lunga sul grande momento.

"L'asticella si alza di parecchio, da una corsa ad ostacoli diventa una gara di salto in alto. Affrontiamo i Campioni d'Italia che lavorano insieme dal 2019. Ci arriviamo emozionati, ambizioni e mentalizzati. Emozionati perché gare come questa generano emozioni visto che ci aspettiamo di giocare in una Dacia Arena piena, ambiziosi perché credo che un giocatore debba sognare sempre l'impresa e mentalizzati perché sappiamo che sarà una partita di fatica, sofferenza e sacrificio".

Che Inter si aspetta dopo il ko di Bologna ed anche con alcune assenze come quelle di Calhanoglu e Bastoni ed anche Handanovic in dubbio?

"Sono i campioni. Se lo sei vuol dire che hai giocatori mentalizzati per reagire all'errore. Ce li aspettiamo cattivi, decisi ed affamati ma noi lo saremo di più. Per quanto riguarda le assenze, non bado alle nostre figuriamo se guardo quelle loro".

Come avete preparato la partita e cosa si aspetta dai suoi per mettere in difficoltà l’Inter? I duelli sugli esterni con i quinti potranno essere un fattore considerando che Molina e Udogie stanno fornendo prestazioni e numeri impressionati?

"Abbiamo preparato la partita recuperando. E' la quinta gara in 15 giorni e non siamo abituati a farlo ma l'obiettivo è affrontare tutte le partite ad un livello psico-fisico alto. Sotto l'aspetto fisico, quindi, l'abbiamo preparata riposando. A livello emotivo, non credo sia una gara da preparare perché ho la fortuna di allenare una squadra di ragazzi ambiziosi. Per quanto riguarda Udogie e Molina, noi abbiamo l'obiettivo di fare una partita robusta e solida, quindi loro ma anche Soppy e Zeegelaar avranno il compito di far parte di questa gara e leggere i momenti in cui questa cambierà".

E’ giusto anche parlare dei numeri incredibili dell’attacco. Ad aprile avete segnato 2.8 gol di media a partita, 17 reti totali, almeno 7 in più delle altre squadre e almeno 4  gol segnati in tre delle ultime sei partite giocate. L’Udinese c’era riuscita solo 3 volte nelle ultime 163 partite di campionato. L’Udinese ha trovato 12 gol anche dai difensore, seconda proprio dietro l’Inter a quota 3. Segnano tutti in pratica, quanto lavoro c’è dietro questa crescita e quanto ne è soddisfatto?

"I numeri vanno contestualizzati e letti alla fine, ora sono numeri bugiardi perché mancano quattro partite non perché non siano frutto di un lavoro. Questo discorso si può fare dopo la partita con la Salernitana. Per quanto riguarda il lavoro, ce n'è stato tanto da parte mia e di tutto lo staff. Ho sempre riconosciuto un grande potenziale offensivo inespresso a questa squadra, ci ho creduto e ci lavoriamo tanto. La cosa più importante è che ho condiviso quello che vedevo con i ragazzi e adesso sta funzionando".

Abbiamo rivisto Pereyra in gruppo, Le chiedo come sta e se è pronto considerando che a centrocampo mancherà Makengo che è in un ottimo momento di forma.

"Il Tucu è sempre pronto. Per quanto riguarda Makengo è un peccato perché è in un momento di forma strepitoso ma sono convinto che lo sarà fino a fine stagione. E' un valore aggiunto. Adesso valuteremo quale sarà la miglior soluzione per sostituirlo".

Punterete anche sul fattore Dacia Arena che si annuncia con una grande cornice di pubblico e dove, soprattutto, sotto la sua gestione l’Udinese ha sempre strappato punti con le big?

"I tifosi danno una marcia in più e ci danno più responsabilità. Ho sempre detto con i ragazzi che l'obiettivo condiviso è rendere chi ci guarda orgoglioso di ciò che viene fatto in campo, al di là del risultato. Questo deve essere sempre riconosciuto e credo che sia il motivo reale per cui la Dacia Arena sarà piena. Questo ci da tanta voglia di lottare con ancora più ardore".