07 novembre 2020
07 novembre 2020

Sassuolo-Udinese in pillole

I numeri del match contro il Sassuolo

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Non era una partita semplice. Il Sassuolo che ieri sera ho ospitato l’Udinese al "Mapei Stadium" è al secondo posto in classifica in solitaria, e si è presentato al fischio d’inizio fregiandosi del titolo di miglior attacco della Serie A, con 18 reti realizzate. Per questo, il pareggio di ieri, non rappresenta un risultato da sottovalutare. I nostri ragazzi hanno giocato una partita importante raccogliendo un punto su un campo difficile, che però nel recente passato ha portato più di qualche soddisfazione: negli ultimi 4 match giocati sul campo degli emiliani, di fatto, i bianconeri vantano 4 clean sheet consecutivi. Negli ultimi 5 scontri diretti in Serie A contro i neroverdi, inoltre, l’ago della bilancia pende a nostro favore, con 2 vittorie e 3 pareggi. È stata una partita caratterizzata da un’estenuante fase di studio, un confronto scacchistico imperniato sui più minimi dettagli. I padroni di casa sono riusciti ad imporsi nel possesso palla (58%), ma ogni folata offensiva è andata a infrangersi contro la solidità della retroguardia bianconera. In tal senso, il rientrante Nuytinck ha sfoderato una gran prestazione difensiva con 2 spazzate, 3 intercetti e il 100% di successo nei contrasti effettuati. Una menzione d’onore, al pari del centrale olandese, la merita anche Tolgay Arslan. Il mediano turco è uno dei volti nuovi nel gruppo di mister Gotti, ma tra De Paul e Pereyra si impone e mette ordine con le sembianze di un veterano, unendo qualità e quantità: per lui 4.2% di possesso e un 85% di precisione nel fraseggio, con 34 passaggi completati positivamente su 40, cui si aggiungono anche un 75% di contrasti vinti e un 100% di dribbling completati. Il Sassuolo ha anche effettuato più tiri (4–1) ma l’Udinese dal proprio canto ha costruito la palla gol più limpida con Rodrigo De Paul, la cui conclusione a colpo sicuro – intorno alla mezz’ora del primo tempo – è stato vanificata da una provvidenziale lettura in tackle del brasiliano Rogério. Contro un gruppo compatto come quello di Roberto De Zerbi, capace di raccogliere 14 punti in 6 gare (solamente il Parma di Nevio Scala tra i club emiliani aveva fatto meglio: 16 punti in 7 partite nella stagione 1994/1995), la prestazione bianconera non può non spiccare per la tenacia e la generosità messe in campo. Ne è venuto fuori un pareggio, che peraltro è il risultato più frequente tra le due squadre (6 volte in 15 gare). Un pareggio che, volendo andare oltre le reti bianche, disvela tanti ottimi segnali: nel gioco, nella mentalità, nella consapevolezza.