“Sospeso per Coronavirus”. Se si potesse affiggere un cartello immaginario sul mondo dello Sport, comparirebbero esattamente quelle tre parole. Non fa, eccezione, purtroppo, nemmeno il
campionato di Primavera 2 che si è fermato il 7 marzo proprio a causa del Covid-19.
Dove eravamo rimasti? In quell’occasione, nell’ultima gara giocata, i bianconeri tornarono da Verona con un punto. Un 1-1 che va analizzato da più punti di vista perché è vero che sullo 0-0 i veneti hanno sbagliato un calcio di rigore ma è altresì corretto ricordare come i friulani abbiano avuto davvero molte occasioni per vincere la gara, una volta siglato il gol del pareggio con Oviszach.
Purtroppo però i tre punti non sono arrivati. E sarebbero stati tre punti importanti perché avrebbero permesso alla compagine di mister Cristante di allungare proprio sul Verona in classifica. Verona che al momento è quarto in graduatoria con 33 punti, a -2 dall’Udinese terzo con 35. I gialloblu però hanno una gara in meno e quindi, potenzialmente, possono scavalcare Mazzolo e compagni e portarsi a 36, facendo scivolare i bianconeri in quarta posizione. E in ottica play-off, arrivare terzi o quarti cambia, eccome. Ecco perché quei tre punti sarebbero stati fondamentali.
Considerando che il Milan ha fatto un campionato a parte, l’obiettivo di inizio stagione dell’Udinese era quello di riguadagnare la categoria persa lo scorso anno. E le possibilità di raggiungere l’obiettivo sono tuttora concrete, anche se si dovrà passare dai play-off. E arrivare tra il secondo e il terzo posto regala la possibilità di entrare in gioco evitando il turno preliminare che invece devono affrontare le squadre che concluderanno la stagione tra la quarta e la settima posizione. Sapendo, comunque, che alla fine dai play-off ne verrà promossa solo una.
In ogni caso, qualunque sia la classifica finale, l’Udinese ha una rosa tale da potersela giocare contro chiunque. Certo, alcuni dettagli sono ancora da limare ma, dopo un inizio balbettante, nel 2020 i bianconeri hanno dimostrato di aver cambiato passo. Stessi punti dell’andata ma con una gara in meno, quella contro lo Spezia. Saldo quindi al momento positivo. Sono aumentati anche i gol: le reti realizzate nelle 7 gare giocate nel nuovo anno sono ben 17. Una media di 2,5 a partita. Questo dato dimostra ancor di più la crescita di questa squadra che ha finalmente capito qual è il proprio potenziale. Una rosa completa in ogni reparto che può contare non solo su un undici titolare di assoluta qualità, ma anche su una panchina che spesso e volentieri permette di cambiare le sorti delle gare. Come dimenticare, per esempio, le partite contro il Pordenone o contro la Cremonese, l’Entella e il Venezia nel girone di ritorno. Gare decise anche dai ragazzi subentrati dalla panchina con gol o assist preziosi.
Adesso, bisogna osservare questo momento di pausa forzata. Non piace a nessuno ma è necessario per tutti. Dopo di che, si spera, si tornerà in campo. L’Udinese ha una missione da portare a termine.
Dove eravamo rimasti? In quell’occasione, nell’ultima gara giocata, i bianconeri tornarono da Verona con un punto. Un 1-1 che va analizzato da più punti di vista perché è vero che sullo 0-0 i veneti hanno sbagliato un calcio di rigore ma è altresì corretto ricordare come i friulani abbiano avuto davvero molte occasioni per vincere la gara, una volta siglato il gol del pareggio con Oviszach.
Purtroppo però i tre punti non sono arrivati. E sarebbero stati tre punti importanti perché avrebbero permesso alla compagine di mister Cristante di allungare proprio sul Verona in classifica. Verona che al momento è quarto in graduatoria con 33 punti, a -2 dall’Udinese terzo con 35. I gialloblu però hanno una gara in meno e quindi, potenzialmente, possono scavalcare Mazzolo e compagni e portarsi a 36, facendo scivolare i bianconeri in quarta posizione. E in ottica play-off, arrivare terzi o quarti cambia, eccome. Ecco perché quei tre punti sarebbero stati fondamentali.
Considerando che il Milan ha fatto un campionato a parte, l’obiettivo di inizio stagione dell’Udinese era quello di riguadagnare la categoria persa lo scorso anno. E le possibilità di raggiungere l’obiettivo sono tuttora concrete, anche se si dovrà passare dai play-off. E arrivare tra il secondo e il terzo posto regala la possibilità di entrare in gioco evitando il turno preliminare che invece devono affrontare le squadre che concluderanno la stagione tra la quarta e la settima posizione. Sapendo, comunque, che alla fine dai play-off ne verrà promossa solo una.
In ogni caso, qualunque sia la classifica finale, l’Udinese ha una rosa tale da potersela giocare contro chiunque. Certo, alcuni dettagli sono ancora da limare ma, dopo un inizio balbettante, nel 2020 i bianconeri hanno dimostrato di aver cambiato passo. Stessi punti dell’andata ma con una gara in meno, quella contro lo Spezia. Saldo quindi al momento positivo. Sono aumentati anche i gol: le reti realizzate nelle 7 gare giocate nel nuovo anno sono ben 17. Una media di 2,5 a partita. Questo dato dimostra ancor di più la crescita di questa squadra che ha finalmente capito qual è il proprio potenziale. Una rosa completa in ogni reparto che può contare non solo su un undici titolare di assoluta qualità, ma anche su una panchina che spesso e volentieri permette di cambiare le sorti delle gare. Come dimenticare, per esempio, le partite contro il Pordenone o contro la Cremonese, l’Entella e il Venezia nel girone di ritorno. Gare decise anche dai ragazzi subentrati dalla panchina con gol o assist preziosi.
Adesso, bisogna osservare questo momento di pausa forzata. Non piace a nessuno ma è necessario per tutti. Dopo di che, si spera, si tornerà in campo. L’Udinese ha una missione da portare a termine.