Un compito assolutamente non facile.
Sulla strada del sesto trionfo all'Europeo Under 21, l'Italia vede innanzi a se tracciata la strada più difficile in assoluto.
La mano di Andrea Pirlo, campione nel 2000, non è stata felicissima ai sorteggi, estraendo le palline di Spagna, finalista nel 2017 e campione nel 2011 e nel 2013, Belgio e Polonia.
Il vero gruppo di ferro di questa edizione.
Servirà, dunque, non sbagliare un colpo agli azzurrini, pur consci dei propri sconfinati mezzi tecnici, già per superare il girone, dove passa in semifinale solo la prima oltre alla miglior seconda di tutti e 3 i raggruppamenti.
L'esordio domenica a Bologna proprio contro le Furie Rosse.
La Spagna, neanche a dirlo, è ricchissima di talento, principalmente condensato a centrocampo.
In porta c'è Unai Simon dell'Athletic Bilbao, buon portiere ma non certo un fenomeno.
Anche la difesa non appare irresistibile, a guidarla c'è il 22enne del Real Vallejo ma il giocatore più in rampa di lancio appare l'esterno sinistro di origine dominicana del Betis Firpo, seguito dal Napoli.
La mediana è 5 stelle extralusso, a partire da Ceballos, reduce da due stagioni in naftalina al Real ma, comunque, miglior giocatore del torneo due anni fa in Polonia. E' il centro nevralgico del gioco con la sua classe sconfinata.
Con lui il napoletano Fabian Ruiz, già appartenente alla nazionale maggiore e autore di una super stagione al Napoli da 6 gol complessivi.
Occhio anche al '97 della Real Sociedad Mikel Merino, altro mancino molto versatile proprio come Ruiz, molto pericoloso negli inserimenti ma meno tecnico.
A inventare c'è anche Pablo Fornals, 23enne del Villarreal che garantisce pericolosità anche in zona gol ma il vero fromboliere sarà Carlos Soler.
Classe 1997, esterno del Valencia, praticamente ambidestro, veloce e tecnico che non disdegna il feeling con la rete ma ama mettere gli attaccanti davanti al portiere venendo spesso a giocare dentro il campo.
Davanti la stella è Oyarzabal, piccoletto della Sociedad che svaria su tutto il fronte e reduce dalla miglior stagione della carriera con 13 gol in Liga.
Poggia su di lui il peso dell'attacco visto che l'altro '97 Mayoral, scuola Real Madrid, non è ancora esploso avendo segnato solo 3 reti al Levante quest'anno; attenzione, però, a Dani Olmo, 11 gol alla Dinamo Zagabria in stagione ed in predicato di consacrarsi.
Spagna primo pericolo, dunque, ma occhio anche all'insidioso Belgio.
Quella guidata dall'ex bianconero Johan Walem è una nazionale senza grandi nomi della generazione degli Hazard – Lukaku ma abbonda, comunque, di giocatori tecnici e con esperienza internazionale.
Oltretutto, proprio alla Dacia Arena, ci hanno battuti ad ottobre grazie ad una rete dell'esterno del '99 dell'Anderlecht Amuzu, che sarà parte della spedizione.
I diavoli rossi, già in ritiro a Catania da qualche giorno, sono ulteriormente saliti alle luci della ribalta per la presentazione dei 23 convocati stile cartoon diramata sui propri profili social ma oltre le caricature c'è un'ottima squadra.
Il portiere è Jackers del Genk , i centrali titolari, non velocissimi, sono Faes e Bornauw ma quello da tener d'occhio è il laterale destro classe '99 dell'Anderlecht Alexis Saelemaekers, veloce e molto tecnico.
A centrocampo l'uomo più qualitativo è il 22enne Heynen del Genk , al cui fianco si giocano un posto il genoano Omeonga e l'interessante classe '98 dell'Amburgo Orel Mangala, entrambi molto atletici. Curiosità per il 2001 Verschaeren.
Ad accendere la luce sulla tre quarti il capitano, classe '96 Schrijvers, davanti occhio Mbenza dell'Huddersfield che ama partire sull'esterno proprio come la stella forse più luminosa di questa squadra, il classe '97 Dodi Lukebakio, ala da 10 gol quest'anno in Bundesliga al Dusseldorf dove ha giocato in prestito dal Watford.
L'unica vera prima punta in organico è un fratello d'arte: Aaron Leya Iseka, fratellino 22enne di Batshuayi, ex Marsiglia e reduce da una stagione da 4 gol al Tolosa.
Guai a sottovalutare anche la Polonia, con nomi sicuramente meno conosciuti rispetto a belgi e spagnoli ma con qualche profilo decisamente interessante.
In porta c'è il ventenne Grabara dell'Aarhus ma scuola Liverpool mentre la difesa è guidata dal '98 dell'Arsenal Bielik e dal 23enne ex Udinese Bochniewicz, adesso al Gornik Zabre, club in cui milita anche il centrocampista classe '97 Zurkowski, già preso dalla Fiorentina.
In avanti un'altra vecchia conoscenza della serie A, David Kownacki, 22 anni che si mise in mostra proprio all'europeo di due anni fa, dopo il quale la Samp decise di acquistarlo.
La scorsa estate fu convocato anche per i mondiali mentre quest'anno, da gennaio in poi, è andato in prestito al Fortuna Dusseldorf, dove ha siglato 4 reti.
Sulla strada del sesto trionfo all'Europeo Under 21, l'Italia vede innanzi a se tracciata la strada più difficile in assoluto.
La mano di Andrea Pirlo, campione nel 2000, non è stata felicissima ai sorteggi, estraendo le palline di Spagna, finalista nel 2017 e campione nel 2011 e nel 2013, Belgio e Polonia.
Il vero gruppo di ferro di questa edizione.
Servirà, dunque, non sbagliare un colpo agli azzurrini, pur consci dei propri sconfinati mezzi tecnici, già per superare il girone, dove passa in semifinale solo la prima oltre alla miglior seconda di tutti e 3 i raggruppamenti.
L'esordio domenica a Bologna proprio contro le Furie Rosse.
La Spagna, neanche a dirlo, è ricchissima di talento, principalmente condensato a centrocampo.
In porta c'è Unai Simon dell'Athletic Bilbao, buon portiere ma non certo un fenomeno.
Anche la difesa non appare irresistibile, a guidarla c'è il 22enne del Real Vallejo ma il giocatore più in rampa di lancio appare l'esterno sinistro di origine dominicana del Betis Firpo, seguito dal Napoli.
La mediana è 5 stelle extralusso, a partire da Ceballos, reduce da due stagioni in naftalina al Real ma, comunque, miglior giocatore del torneo due anni fa in Polonia. E' il centro nevralgico del gioco con la sua classe sconfinata.
Con lui il napoletano Fabian Ruiz, già appartenente alla nazionale maggiore e autore di una super stagione al Napoli da 6 gol complessivi.
Occhio anche al '97 della Real Sociedad Mikel Merino, altro mancino molto versatile proprio come Ruiz, molto pericoloso negli inserimenti ma meno tecnico.
A inventare c'è anche Pablo Fornals, 23enne del Villarreal che garantisce pericolosità anche in zona gol ma il vero fromboliere sarà Carlos Soler.
Classe 1997, esterno del Valencia, praticamente ambidestro, veloce e tecnico che non disdegna il feeling con la rete ma ama mettere gli attaccanti davanti al portiere venendo spesso a giocare dentro il campo.
Davanti la stella è Oyarzabal, piccoletto della Sociedad che svaria su tutto il fronte e reduce dalla miglior stagione della carriera con 13 gol in Liga.
Poggia su di lui il peso dell'attacco visto che l'altro '97 Mayoral, scuola Real Madrid, non è ancora esploso avendo segnato solo 3 reti al Levante quest'anno; attenzione, però, a Dani Olmo, 11 gol alla Dinamo Zagabria in stagione ed in predicato di consacrarsi.
Spagna primo pericolo, dunque, ma occhio anche all'insidioso Belgio.
Quella guidata dall'ex bianconero Johan Walem è una nazionale senza grandi nomi della generazione degli Hazard – Lukaku ma abbonda, comunque, di giocatori tecnici e con esperienza internazionale.
Oltretutto, proprio alla Dacia Arena, ci hanno battuti ad ottobre grazie ad una rete dell'esterno del '99 dell'Anderlecht Amuzu, che sarà parte della spedizione.
I diavoli rossi, già in ritiro a Catania da qualche giorno, sono ulteriormente saliti alle luci della ribalta per la presentazione dei 23 convocati stile cartoon diramata sui propri profili social ma oltre le caricature c'è un'ottima squadra.
Il portiere è Jackers del Genk , i centrali titolari, non velocissimi, sono Faes e Bornauw ma quello da tener d'occhio è il laterale destro classe '99 dell'Anderlecht Alexis Saelemaekers, veloce e molto tecnico.
A centrocampo l'uomo più qualitativo è il 22enne Heynen del Genk , al cui fianco si giocano un posto il genoano Omeonga e l'interessante classe '98 dell'Amburgo Orel Mangala, entrambi molto atletici. Curiosità per il 2001 Verschaeren.
Ad accendere la luce sulla tre quarti il capitano, classe '96 Schrijvers, davanti occhio Mbenza dell'Huddersfield che ama partire sull'esterno proprio come la stella forse più luminosa di questa squadra, il classe '97 Dodi Lukebakio, ala da 10 gol quest'anno in Bundesliga al Dusseldorf dove ha giocato in prestito dal Watford.
L'unica vera prima punta in organico è un fratello d'arte: Aaron Leya Iseka, fratellino 22enne di Batshuayi, ex Marsiglia e reduce da una stagione da 4 gol al Tolosa.
Guai a sottovalutare anche la Polonia, con nomi sicuramente meno conosciuti rispetto a belgi e spagnoli ma con qualche profilo decisamente interessante.
In porta c'è il ventenne Grabara dell'Aarhus ma scuola Liverpool mentre la difesa è guidata dal '98 dell'Arsenal Bielik e dal 23enne ex Udinese Bochniewicz, adesso al Gornik Zabre, club in cui milita anche il centrocampista classe '97 Zurkowski, già preso dalla Fiorentina.
In avanti un'altra vecchia conoscenza della serie A, David Kownacki, 22 anni che si mise in mostra proprio all'europeo di due anni fa, dopo il quale la Samp decise di acquistarlo.
La scorsa estate fu convocato anche per i mondiali mentre quest'anno, da gennaio in poi, è andato in prestito al Fortuna Dusseldorf, dove ha siglato 4 reti.