È la Nazionale campione in carica (oltre all'edizione 2017 ha vinto anche nel 2009) e vanta un serbatoio giovanile che per dieci anni è stato il migliore d'Europa.
Stiamo parlando della Germania, una squadra che non può non essere considerata una tra le favorite alla vittoria finale.
Nel complesso questa squadra appare qualitativamente meno forte di quella che trionfò due anni fa in Polonia soprattutto perché il CT Stefan Kuntz - campione d'Europa con la Mannschaft nel 1996 - non potrà verosimilmente contare sui talenti teutonici più scintillanti, tutti già colonne portanti della Nazionale maggiore guidata la Löw.
Julian Brandt, Kai Havertz e il difensore ventitreenne Tah, colonne portanti del Bayer Leverkusen insieme a Leroy Sané e Timo Werner non saranno infatti a disposizione per questa manifestazione: tutti loro - eccetto Tah - hanno contribuito al successo della Germania nella Confederations Cup del 2017 proprio come Benjamin Henrichs del Monaco che sarà invece del gruppo di Kuntz per l'Europeo.
In porta il titolare sarà Florian Müller del Mainz, coperto dai difensori centrali Timo Baumgartl (esperto capitano) e Felix Uduokhai, reduce da un'ottima stagione con Wolfsburg.
Come alternativa ci sono Waldemar Anton dell'Hannover e Jordan Torunarigha dell'Hertha.
Il centrocampo è un mix di forza fisica e qualità che rappresenta il punto cardine della squadra: a dettare i tempi nel 4-2-3-1 c'è il classe '96 del Dortmund Mahmoud Dahoud, seguito a lungo da squadre italiane ma che ha faticato negli ultimi due anni perdendo anche la Nazionale maggiore.
A schermare la difesa Kuntz può contare sul classe '98 dell'Hertha Arne Maier o su Eduard Löwen mentre gli uomini più fantasiosi sono Levin Öztunali, Florian Neuhaus e Nadiem Amiri quest'ultimo già protagonista in Champions League.
Sugli esterni i due ventunenni Max Eggestein e Marco Richter entrambi pericolosi anche in zona gol.
In attacco non ci sono nomi di grido per una squadra che negli ultimi anni ha sempre puntato sulla pericolosità delle mezzepunte: l'unico centravanti di ruolo affidabile è Luca Waldschmidt, che ha trascinato alla salvezza anticipata il Friburgo con i suoi otto gol.
I tedeschi hanno eletto Fagagna come campo base per ritiro e allenamenti e saranno di scena alla Dacia Arena per le partite con Danimarca (il 17 giugno 2019, ore 21:00) e Austria (il 23 giugno 2019, ore 21:00) mentre a Trieste giocheranno con la Serbia con l'obiettivo di tornare poi a Udine per la finale del 30 giugno e sollevare di nuovo la coppa.
[Credit Foto: Germany Football Team - Die Mannschaft]
Stiamo parlando della Germania, una squadra che non può non essere considerata una tra le favorite alla vittoria finale.
Nel complesso questa squadra appare qualitativamente meno forte di quella che trionfò due anni fa in Polonia soprattutto perché il CT Stefan Kuntz - campione d'Europa con la Mannschaft nel 1996 - non potrà verosimilmente contare sui talenti teutonici più scintillanti, tutti già colonne portanti della Nazionale maggiore guidata la Löw.
Julian Brandt, Kai Havertz e il difensore ventitreenne Tah, colonne portanti del Bayer Leverkusen insieme a Leroy Sané e Timo Werner non saranno infatti a disposizione per questa manifestazione: tutti loro - eccetto Tah - hanno contribuito al successo della Germania nella Confederations Cup del 2017 proprio come Benjamin Henrichs del Monaco che sarà invece del gruppo di Kuntz per l'Europeo.
In porta il titolare sarà Florian Müller del Mainz, coperto dai difensori centrali Timo Baumgartl (esperto capitano) e Felix Uduokhai, reduce da un'ottima stagione con Wolfsburg.
Come alternativa ci sono Waldemar Anton dell'Hannover e Jordan Torunarigha dell'Hertha.
Il centrocampo è un mix di forza fisica e qualità che rappresenta il punto cardine della squadra: a dettare i tempi nel 4-2-3-1 c'è il classe '96 del Dortmund Mahmoud Dahoud, seguito a lungo da squadre italiane ma che ha faticato negli ultimi due anni perdendo anche la Nazionale maggiore.
A schermare la difesa Kuntz può contare sul classe '98 dell'Hertha Arne Maier o su Eduard Löwen mentre gli uomini più fantasiosi sono Levin Öztunali, Florian Neuhaus e Nadiem Amiri quest'ultimo già protagonista in Champions League.
Sugli esterni i due ventunenni Max Eggestein e Marco Richter entrambi pericolosi anche in zona gol.
In attacco non ci sono nomi di grido per una squadra che negli ultimi anni ha sempre puntato sulla pericolosità delle mezzepunte: l'unico centravanti di ruolo affidabile è Luca Waldschmidt, che ha trascinato alla salvezza anticipata il Friburgo con i suoi otto gol.
I tedeschi hanno eletto Fagagna come campo base per ritiro e allenamenti e saranno di scena alla Dacia Arena per le partite con Danimarca (il 17 giugno 2019, ore 21:00) e Austria (il 23 giugno 2019, ore 21:00) mentre a Trieste giocheranno con la Serbia con l'obiettivo di tornare poi a Udine per la finale del 30 giugno e sollevare di nuovo la coppa.
[Credit Foto: Germany Football Team - Die Mannschaft]