Da oggi inizia il rush finale di questo campionato di Primavera 1 con le ultime 5 giornate della stagione regolare. Tanti ancora i verdetti da emettere. Perché se è vero che il primo posto sembra ormai facile preda dell’Atalanta ed il secondo vede l’Inter con buon margine sulla terza, le altre posizioni per il post season cercano ancora un ordine definito, con il 6º posto inseguito da addirittura ben quattro squadre (Chievo, Cagliari, Juve e Napoli).
A questa corsa va aggiunta quella non meno importante della salvezza in cui ben altre sei sono ancora coinvolte nel tentativo d’evitare la retrocessione diretta o l’imprevedibilità dei playout. Quegli stessi playout che l’anno scorso videro impegnati trionfalmente i nostri ragazzi bianconeri.
Quest’anno la musica è stata purtroppo diversa, con una retrocessione che sembra ormai matematicamente vicina, a meno di clamorose rimonte. Ma le motivazioni vanno cercate anche nel finale di una annata non positiva. Oltre a quelle già analizzate di natura personale dei singoli, volte alla ricerca di un proprio miglioramento tecnico, tattico ma soprattutto mentale, vanno aggiunte quelle di squadra, del collettivo. E qua ecco che potrà tornare molto utile quanto detto rispetto ai verdetti non ancora chiari del campionato.
Il calendario dei bianconeri prevede in sequenza Sampdoria, Juve, Milan, Chievo e Roma, tutte impegnate a rincorrere i propri target, siano questi la permanenza in categoria come nel caso dei blucerchiati e rossoneri o la rincorsa alle speranze scudetto negli altri casi. Si riparte da Genova allora, domenica mattina, con la voglia di mettere i bastoni tra le ruote a tutte le avversarie da qui alla fine, per diventare il loro più grande rimpianto del campionato, e strappare qualche soddisfazione.
Nelson Mandela ha insegnato al mondo che non si perde mai, o si vince o si impara. Ci vorranno allora cuore, senso di appartenenza, desiderio di vittoria perché anche nelle stagioni più dure ci sono spiragli di insegnamento e crescita per il proprio futuro, sportivo ed umano. Forza ragazzi!!!
Gianluca Lena
A questa corsa va aggiunta quella non meno importante della salvezza in cui ben altre sei sono ancora coinvolte nel tentativo d’evitare la retrocessione diretta o l’imprevedibilità dei playout. Quegli stessi playout che l’anno scorso videro impegnati trionfalmente i nostri ragazzi bianconeri.
Quest’anno la musica è stata purtroppo diversa, con una retrocessione che sembra ormai matematicamente vicina, a meno di clamorose rimonte. Ma le motivazioni vanno cercate anche nel finale di una annata non positiva. Oltre a quelle già analizzate di natura personale dei singoli, volte alla ricerca di un proprio miglioramento tecnico, tattico ma soprattutto mentale, vanno aggiunte quelle di squadra, del collettivo. E qua ecco che potrà tornare molto utile quanto detto rispetto ai verdetti non ancora chiari del campionato.
Il calendario dei bianconeri prevede in sequenza Sampdoria, Juve, Milan, Chievo e Roma, tutte impegnate a rincorrere i propri target, siano questi la permanenza in categoria come nel caso dei blucerchiati e rossoneri o la rincorsa alle speranze scudetto negli altri casi. Si riparte da Genova allora, domenica mattina, con la voglia di mettere i bastoni tra le ruote a tutte le avversarie da qui alla fine, per diventare il loro più grande rimpianto del campionato, e strappare qualche soddisfazione.
Nelson Mandela ha insegnato al mondo che non si perde mai, o si vince o si impara. Ci vorranno allora cuore, senso di appartenenza, desiderio di vittoria perché anche nelle stagioni più dure ci sono spiragli di insegnamento e crescita per il proprio futuro, sportivo ed umano. Forza ragazzi!!!
Gianluca Lena