Il Direttore dell'Area Tecnica Daniele Pradè ha commentato ai microfoni di Udinews TV il cambio deciso sulla panchina della Primavera, ecco le sue dichiarazioni:
"Ringrazio Mister Sassarini per il lavoro che ha svolto perché è un tecnico bravissimo, preparato, un tecnico che sa quello che si fa sul campo.
"Ringrazio Mister Sassarini per il lavoro che ha svolto perché è un tecnico bravissimo, preparato, un tecnico che sa quello che si fa sul campo.
La decisione del cambio è una mia decisione, sono responsabile dell’Area Tecnica e vi racconto un episodio: nel 2001 ho preso un allenatore per la Primavera della Roma e si chiama Alberto De Rossi. Siamo nel 2019 e Alberto è ancora lì. Volevo un allenatore diverso, all’interno avevamo questa persona che è Stefano Daniel che mi piace, mi piace il suo modo di pensare, mi piace un educatore, mi piace un allenatore che abbia uno stretto contatto con i calciatori anche a livello umano per la loro crescita. Non che questo non lo avesse Mister Sassarini, però il mio ruolo è quello di vedere le cose a una certa maniera e ho voluto fare questo cambiamento".
Questa squadra aveva fatto intravedere qualche concetto di gioco, qualche novità. Ritiene che sia una classifica non pienamente veritiera, che rispecchi il valore di un gruppo molto giovane con tanti ragazzi che hanno fatto tutta la trafila alle giovanili proprio qui in casa Udinese?
"A giustificazione del Mister devo dire che noi siamo una squadra giovanissima, troppo giovane, e all’inizio queste differenze con squadre importanti come la Roma, l’Inter, la Fiorentina le paghi. Adesso stavamo diventando gruppo però voglio qualcosa di diverso, voglio che il gruppo sia a 360 gradi anche durante la giornata, voglio che crescano insieme e questa è una situazione che vedo in Stefano Daniel. Ne ho parlato con la proprietà, che mi ha lasciato libera scelta perché fa parte delle mie mansioni e perciò ringrazio Sassarini e faccio un grande in bocca al lupo a Mister Stefano Daniel.
Con l’occasione saluto anche Cesare Natali che oggi per questa scelta ha voluto sollevarsi dall’incarico e di questo mi dispiace perché con Cesare c’era un ottimo e proficuo lavoro. Rispetto fortemente le sue decisioni e ripartiamo.
Partiamo con la voglia di creare un talento all’interno del nostro gruppo, a me del risultato sportivo interessa veramente poco, è secondario, mi piacerebbe che un ragazzo della Primavera, un ragazzo friulano, un ragazzo del posto diventi parte fissa e stabile della prima squadra".